“Ci sono libri che si incontrano in tempi difficili. Si acquistano su una bancarella col pretesto di riscattare dall’abbandono una vecchia edizione. Poi li si espone alle proprie intemperie e vengono fatti a pezzi dall’intensità con cui si leggono le righe, si sfogliano le pagine.”
— Erri De Luca
sabato 23 agosto 2014
Emil Cioran
Ciò che ha contato nella mia vita sono le notti in cui, una dopo l’altra, sono crollate le mie certezze.”
Emil Cioran
Emil Cioran
venerdì 22 agosto 2014
Saffo, frammento 16
« Οἱ μὲν ἰππήων στρότον οἰ δὲ πέσδωνοἰ δὲ νάων φαῖσ' ἐπ[ὶ] γᾶν μέλαι[ν]ανἔ]μμεναι κάλλιστον, ἔγω δὲ κῆν' ὄτ-τω τις ἔραται. »
« C'è chi dice sia un esercito di cavalieri, c'è chi dice sia un esercito di fanti,c'è chi dice sia una flotta di navi, la cosa più bella sulla nera terra, io invece dicoche è ciò che si ama »
(Saffo, frammento 16)
« C'è chi dice sia un esercito di cavalieri, c'è chi dice sia un esercito di fanti,c'è chi dice sia una flotta di navi, la cosa più bella sulla nera terra, io invece dicoche è ciò che si ama »
(Saffo, frammento 16)
Dorothy Parker
Il dolore di un distacco
non è altro che il taglio di un rasoio su una vena.
Se sopravvivi ci penserai persino con sentimento:
e così diventerà un taglio nell’anima.
La prima ferita si rimarginerà,
la seconda sanguinerà per sempre.
Dorothy Parker
non è altro che il taglio di un rasoio su una vena.
Se sopravvivi ci penserai persino con sentimento:
e così diventerà un taglio nell’anima.
La prima ferita si rimarginerà,
la seconda sanguinerà per sempre.
Dorothy Parker
Ignazio Silone
“L’uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero. Per contro si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi; malgrado l’assenza di ogni coercizione violenta, si è schiavi. Questo è il male, non bisogna implorare la propria libertà dagli altri. La libertà bisogna prendersela, ognuno la porzione che può.”
— Ignazio Silone, Vino e Pane
— Ignazio Silone, Vino e Pane
giovedì 21 agosto 2014
Calabria, mon amour
Il 16 agosto 1972 Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) si immerse nel Mar Ionio a 300 metri dalle coste di Riace e ritrovò casualmente ad 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri che divennero famose in tutto il mondo come i Bronzi di Riace. In particolare l'attenzione del subacqueo fu attratta dal braccio sinistro di quella che poi sarebbe stata denominata statua A, unica parte delle due statue che emergeva dalla sabbia sul fondo del mare. Per sollevare e recuperare i due capolavori, i Carabinieri del nucleo sommozzatori utilizzarono un pallone gonfiato con l'aria delle bombole. Così il 21 agosto fu recuperata la statua B, mentre il giorno successivo toccò alla statua A (che ricadde al fondo una volta prima d’essere portata al sicuro sulla spiaggia).
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