Il 16 agosto 1972 Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) si immerse nel Mar Ionio a 300 metri dalle coste di Riace e ritrovò casualmente ad 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri che divennero famose in tutto il mondo come i Bronzi di Riace. In particolare l'attenzione del subacqueo fu attratta dal braccio sinistro di quella che poi sarebbe stata denominata statua A, unica parte delle due statue che emergeva dalla sabbia sul fondo del mare. Per sollevare e recuperare i due capolavori, i Carabinieri del nucleo sommozzatori utilizzarono un pallone gonfiato con l'aria delle bombole. Così il 21 agosto fu recuperata la statua B, mentre il giorno successivo toccò alla statua A (che ricadde al fondo una volta prima d’essere portata al sicuro sulla spiaggia).
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