nasce a Genova il 30 novembre 1928. Dopo aver passato il periodo universitario nella sua città natale, periodo in cui realizza alcuni spettacoli assieme a Paolo Villaggio, si trasferisce nella capitale. A Roma, all'età di 23 anni, viene assunto dalla Rai per condurre il programma radiofonico "Campanile d'oro". Il debutto in televisione arriva nel 1956 in "Primo applauso", assieme a Silvana Pampanini.
Dopo "Telematch" sarà la trasmissione "Campanile sera" di Mike Bongiorno a lanciare Enzo Tortora come conduttore. Cura i collegamenti con i paesi dell'Italia settentrionale e ha così l'occasione di legare con il mondo della provincia. Per un contrasto con i dirigenti della Rai si trasferisce in Svizzera dove presenta "Terzo Grado". Rientra poi a Roma e la Rai gli affida due trasmissioni: "Il gambero" e, dal 1965 al 1969, "La domenica sportiva".
Arriva un nuovo allontanamento ed Enzo Tortora si ritrova a lavorare con alcune emittenti private, collaborando come giornalista anche presso alcuni quotidiani. Torna all'azienda Rai dopo sette anni. Inizialmente lo troviamo accanto a Raffaella Carrà in "Accendiamo la lampada" (1977); poi arriva la trasmissione che lo consacra come vera icona tv, "Portobello", programma di grande successo che fa registrare oltre 26 milioni di telespettatori di media. Dal punto di vista mediatico si tratta del primo esempio di quel genere definito poi "tv verità".
Nel 1982 passa a Mediaset, approdando a Retequattro, per condurre "Cipria". Nella primavera del 1983 Tortora è impegnato assieme a Pippo Baudo alla guida della rubrica elettorale "Italia parla": il 17 giugno 1983, sulla base delle accuse di un pentito della camorra, Enzo Tortora viene arrestato.
Inizia per lui un calvario che lo porterà ad impegnarsi per la difesa dei diritti umani. Entra anche in politica: un anno dopo l'arresto è europarlamentare nelle liste dei Radicali.
Il 20 febbraio 1987 la Corte di Cassazione, al termine di un lungo e travagliato iter processuale, lo assolve. Enzo Tortora è ormai diventato un simbolo della malagiustizia. Ritorna al suo lavoro e ritorna in televisione, prima con una nuova edizione di "Portobello", poi con "Giallo"; Enzo Tortora non è più quello di prima: a tutti appare assai provato.
Enzo Tortora muore la mattina del 18 maggio 1988 nella sua casa di Milano, stroncato da un tumore. A Tortora è stata dedicata la Biblioteca Enzo Tortora a Roma e la Fondazione per la Giustizia Enzo Tortora, presieduta dalla compagna, Francesca Scopelliti.
Sulla sua vicenda è stato girato il film "Un uomo perbene" (1999, di Maurizio Zaccaro), con Michele Placido nel ruolo del protagonista.
domenica 18 maggio 2014
sabato 17 maggio 2014
Ballata delle donne , di Edoardo Sanguineti
Quando ci penso,
che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato
,poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,e quella morta,
che abbiamo sepolta,femmina penso, s
e penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire
.Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano
Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010)
Acrobata (s. m.) è chi cammina tutto in punta (di piedi): (tale, almeno, è per l’etimo): poi procede, però, naturalmente, tutto in punta di dita, anche, di mani (e in punta di forchetta): e sopra la sua testa: (e sopra i chiodi, fachireggiando e funamboleggiando): (e sopra i fili tesi tra due case, per le strade e le piazze: dentro un trapezio, in un circo, in un cerchio, sopra un cielo): volteggia su due canne, flessibilmente, infilzate in due bicchieri, in due scarpe, in due guanti: (dentro il fumo, nell’aria): pneumatico e somatico, dentro il vuoto pneumatico: (dentro pneumatici plastici, dentro botti e bottiglie): e salta mortalmente: e mortalmente (e moralmente) ruota: (così mi ruoto e salto, io nel tuo cuore).
- Edoardo Sanguineti
- Edoardo Sanguineti
La nave della legalità 2014
Saranno più di 20.000, gli studenti che il 23 maggio prossimo commemoreranno a Palermo il ventiduesimo anniversario delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio. Oltre mille di loro sbarcheranno nel capoluogo siciliano con la nave della legalita' organizzata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
La nave, messa a disposizione dalla Snav, partira' il 22 maggio da Civitavecchia, da dove
Salperanno 1.500 fra studenti e docenti che, prima della partenza, riceveranno il saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La nave, messa a disposizione dalla Snav, partira' il 22 maggio da Civitavecchia, da dove
Salperanno 1.500 fra studenti e docenti che, prima della partenza, riceveranno il saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Giovanni Salvatore Augusto Falcone (Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992)
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola".
-Giovanni Falcone
-Giovanni Falcone
Giovanni Salvatore Augusto Falcone (Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992)
Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
- Giovanni Falcone
- Giovanni Falcone
Corrado Guzzanti
Possessioni. È possibile essere posseduti dal dimogno? Lo sapevate? Centinaia di casi documentati dimostrano che persone ignoranti e analfabete non solo parlavano perfettamente il greco, ma prendevano pesantemente in giro chi aveva fatto il liceo scientifico.
(Corrado Guzzanti - Vulvia)
(Corrado Guzzanti - Vulvia)
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