Poesia senza titolo di Jacques Prévert
Un uomo e una donna
non si sono mai visti
Vivono ben lontani l’uno dall’altra
in diverse città
Un giorno leggono
la stessa pagina in uno stesso libro
nel medesimo tempo
e medesimo secondo
del primo minuto
della loro ultim’ora
esattamente.
mercoledì 14 maggio 2014
Roberto Benigni
“Ho come l’impressione, guardandomi attorno, che gli adolescenti, oggi, perdano la verginità all’età in cui io mi divertivo a nutrire i ragni ma, ascoltando i loro discorsi, temo che moriranno vergini d’amore.”
— Roberto Benigni
— Roberto Benigni
La parola si fa gesto
Dobbiamo modificare il nostro modo tradizionale di parlare che, per lo più, si rivolge all’altro attraverso un senso già codificato, presunto neutrale e universale. Rivolgersi all’altro in quanto altro richiede parole inedite e in qualche maniera uniche, come è sempre nuovo e unico l’incontro con un altro. Richiede anche parole che esprimono, e si indirizzano, a un essere globale, con la propria sensibilità, il proprio corpo. Non si tratta dunque di ripetere un discorso già esistente, ma di creare un dire vivo, direi poietico, che chiama l’altro ad entrare in relazione qui e ora. La parola allora si fa gesto, un gesto che tocca l’altro e lo implica, pur rispettando la sua singolarità. Il che esige che sia mantenuto, in se stessi e fra i due, un silenzio che preservi la dualità dei mondi e delle soggettività, e fornisca un luogo dove possa nascere una parola nuova.
(Luce Irigaray)
(Luce Irigaray)
martedì 13 maggio 2014
A Bologna "la Borsa delle 100 città d'arte"
Si svolgerà all'Archiginnasio di Bologna il 30 maggio e il 1 giugno la 18/a edizione de "La Borsa delle 100 città d'arte". Sono attesi 100 tour operator provenienti da tutto il mondo con 34 Paesi rappresentati, 9 in più dello scorso anno con un'importante presenza di buyer dai paesi emergenti e di lungo raggio: dalla Cina agli Emirati Arabi; dall'India agli Stati Uniti. In programma, 'disfide' tra cucine regionali, workshop sull'Enogastronomia dell'Emilia-Romagna e un focus nazionale sul turismo.
L'alfabeto figurativo - l'arte spiegata ai bambini
Lo storico dell'arte Tomaso Montanari ha realizzato su misura per i lettori più piccoli un alfabeto figurativo, nel quale racconta i protagonisti e i capolavori della storia dell'arte: dal Bacco di Michelangelo, al Pescatorello di Vincenzo Gemito, dall'intenso ritratto di Rembrandt del figlio Titus, al San Girolamo e il leone di Gian Lorenzo Bernini.
Età di lettura: da 6 anni.
Malamore - Esercizi di resistenza al dolore
Vorrei poter dire che se devi uscire alle cinque per un impegno improrogabile e alle cinque meno dieci la persona con cui dividi l’esistenza ti pone una questione epocale da cui dipende l’esito della tua giornata, della settimana e della vita, ecco, quella è una prova di forza, una forma sottile di violenza che si esercita nel celebre quesito: dimostrami che cosa è più importante per te.
Perché si sa che l’amore viene prima di tutto, per le donne è certamente così.
Perché se hai interessi fuori, più importante deve essere sempre, tuttavia, l’interesse dentro.
Perché se un uomo può dire “scusami ma ho da fare”, e dimenticarsi l’anniversario, la spesa, la festa di compleanno del bambino, la consegna a domicilio, una donna no, non può farlo.
O meglio: può, ma paga un prezzo.
Perché si sa che l’amore viene prima di tutto, per le donne è certamente così.
Perché se hai interessi fuori, più importante deve essere sempre, tuttavia, l’interesse dentro.
Perché se un uomo può dire “scusami ma ho da fare”, e dimenticarsi l’anniversario, la spesa, la festa di compleanno del bambino, la consegna a domicilio, una donna no, non può farlo.
O meglio: può, ma paga un prezzo.
Concita De Gregorio , Malamore - Esercizi di resistenza al dolore
Tahar Ben Jelloun
E se la letteratura non può molto contro la stupidità che semina morte, lo scrittore in quanto uomo e coscienza, in quanto semplice individuo può e deve reagire. Se la letteratura può sembrare un lusso, il silenzio, la resa, l'atteggiamento dimissionario sono una forma di compicità con quanto non si può tollerare. Non fosse che per questo bisogna continuare a scrivere (...) a partire dall'immaginari o di una società diversa.Scriver e fino a quando le parole dell'odio, della crudeltà e dell'umiliazion e siano lavate, mondate, restituite alla bellezza e alla generosità dell'immaginari o individuale e collettivo"
Tahar Ben Jelloun
Tahar Ben Jelloun
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