martedì 15 aprile 2014

Gianni Rodari

“Se un bambino scrive sul quaderno: “L’ago di Garda” ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguire l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo “ago” importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?”
— Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, 1973


lunedì 14 aprile 2014

Una sola stella nel firmamento. Io e mio figlio Federico Aldovrandi

  • Titolo: Una sola stella nel firmamento. Io e mio figlio Federico Aldrovandi
    Autori: Patrizia Moretti, Francesca Avon
  • DESCRIZIONE:
    Quella mattina Patrizia Moretti si sveglia nel cuore della notte. È preoccupata: suo figlio non è ancora rincasato. Poi sente un rumore nella sua stanza. Torna a dormire. È tranquilla ora. No: Federico non era nel suo letto. il suo corpo giaceva esanime sull'asfalto di via Ippodromo a Ferrara. Adesso Patrizia su quel letto vuoto va a sedersi spesso. Per riprendere fiato e riordinare le idee. Per recuperare le forze. In questi anni ha dovuto superare molte prove. Il primo referto di morte per overdose. La lotta per rompere il silenzio e l'indifferenza della gente. La battaglia per smascherare il tentativo di occultare le prove da parte delle istituzioni. Quando nessuno sembrava interessarsi alla morte di Federico. Diciotto anni, ucciso di botte in una sera qualunque da quattro poliziotti. E poi l'apertura del blog, i primi sostenitori, le dimostrazioni di solidarietà, l'Italia che finalmente vede. Le prime indagini, i processi, lo sguardo dei carnefici, le menzogne, le false testimonianze, gli insulti, le querele. E poi la manifestazione del Coisp, il sindacato di polizia, proprio sotto l'ufficio di Patrizia: solidarietà ai quattro agenti. Fino alla fine Patrizia ha rivendicato giustizia. Fino alla condanna degli imputati, al pubblico riconoscimento della loro colpa. L'unica cosa che potesse riscattare il ricordo di Federico e restituire verità. L'unica cosa che potesse finalmente renderle il respiro...

Vittorio Arrigoni (Besana in Brianza, 4 febbraio 1975 – Gaza, 15 aprile 2011)

Restiamo umani è l’adagio con cui firmavo i miei pezzi per il Manifesto e per il blog ed è un invito a ricordarsi della natura dell’uomo. Io non credo nei confini nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana.” 
- Vittorio Arrigoni

Gianni Rodari

Nel paese della bugia la verità è una malattia.
- Gianni Rodari


Promemoria
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare, 
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
nè di giorno nè di notte,
nè per mare nè per terra:
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari

Gianni Rodari

Nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura.
 
1. Presentare il libro come una alternativa alla TV
2. Presentare il libro come alternativo al fumetto
3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
5. Dar la colpa ai bambini se non amano la lettura
6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
7. Rifiutarsi di leggere al bambino
8. Non offrire una scelta sufficiente
9. Ordinare di leggere
 - Gianni Rodari


Gianni Rodari

Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
 -Gianni Rodari, La freccia azzurra