giovedì 10 aprile 2014
Gabriela Mistral
Educare è equipaggiare il motore di una barca...
Serve prendere le misure, pesare, equilibrare...
e mettere tutto in funzione.
Ma per questo si deve avere nell'animo un po' del marinaio... un po' del pirata... un po' del poeta... e un chilo e mezzo di pazienza concentrata.
Ma è consolante sognare, mentre si lavora, che quella barca, quel bambino, prenderà il largo, se ne andrà lontano.
Sognare che quel bastimento porterà il nostro carico di parole verso porti distanti, verso isole lontane.
Sognare che quando si sarà messa a dormire la nostra barca, nuove barche porteranno inalberata la nostra bandiera.
Gabriela Mistral, nel 1945 fu la prima donna sudamericana a ricevere il Premio Nobel per la letteratura, cosa che l'accomuna ulteriormente ad un altro poeta cileno, Pablo Neruda, dato che già un altro legame esiste tra lei e quest'ultimo, e cioè quello di averlo spinto, proprio in qualità di sua insegnante, ad intraprendere la carriera artistica.
Hermann Hesse
Ho imparato a essere felice là dove sono. Ho imparato che ogni momento di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, tutta la pace, tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita. Il significato è riposto in ogni istante, non c'è un altro modo per trovarlo. Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo a noi stessi di percepire, tutti i giorni, un istante dopo l'altro.
Hermann Hesse
Hermann Hesse
Anaïs Nin
"Voglio innamorarmi in modo che la sola vista di un uomo, anche ad un isolato, mi faccia tremare. E' così che voglio innamorarmi, così totalmente che il solo pensiero di lui mi porti all'orgasmo".
Anaïs Nin
Anaïs Nin
Nilde Iotti
E' necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è "altro" da noi.
- Nilde Iotti
- Nilde Iotti
Les Mots- Festival della parola
"Rivalutare il valore ed il ruolo della parola nelle varie forme ed espressioni quale elemento concreto di conoscenza e creatività, cercando di rivelare nel contempo come la stessa possa diventare strumento di valorizzazione della diversità culturale e civile, ma anche di discriminanza e di intolleranza. La Rinascita, tema di quest'anno, verrà raccontata e presentata al pubblica attraverso una programmazione artistica di livello nazionale ed internazionale. La tematica sarà anche spunto per mettere in luce il 70° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia in Valle d'Aosta, con eventi mirati a intersecare il ruolo della parola con la nostra storia di quel periodo".
- Joel Farcoz, Assessore alla Cultura della regione Valle d'Aosta
Dal 17 aprile al 4 maggio 2014 ad Aosta si terrà la quinta edizione del Festival della parola, ribattezzato Les Mots in onore della celebre opera di Jean -Paul Sartre.
- Joel Farcoz, Assessore alla Cultura della regione Valle d'Aosta
Dal 17 aprile al 4 maggio 2014 ad Aosta si terrà la quinta edizione del Festival della parola, ribattezzato Les Mots in onore della celebre opera di Jean -Paul Sartre.
Aldo Braibanti (Fiorenzuola d'Arda, 17 settembre 1922 – Castell'Arquato, 6 aprile 2014)
Si è spento all'età di 92 anni nella sua casa di Castell'Arquato il partigiano, scrittore sceneggiatore e drammaturgo Aldo Braibanti. Intellettuale "a tutto tondo" del Novecento, aveva aderito nel 1940 ai movimenti partigiani di Giustizia e Libertà e poi del Partito Comunista. Arrestato e vittima di torture da parte della Banda Carità, nel 1947 abbandonò la strada della politica fondando a Castell'Arquato una comunità di intellettuali come i fratelli Bussotti, Roberto Salvatori, Giorgi e Marco Bellocchio.
Negli anni 60 divenne il protagonista di uno dei processi più clamorosi dell'epoca: fu condannato per plagio nei riguardi di un giovane. Condannato al carcere, in suo favore insorsero numerosi intellettuali: fra questi, Pasolini Moravia Eco e Bene. La sua condanna a nove anni di reclusione è l'unica nella storia della Repubblica italiana per questo tipo di reato, introdotto nel codice penale fascista e abrogato solo nel 1981.
Negli anni 60 divenne il protagonista di uno dei processi più clamorosi dell'epoca: fu condannato per plagio nei riguardi di un giovane. Condannato al carcere, in suo favore insorsero numerosi intellettuali: fra questi, Pasolini Moravia Eco e Bene. La sua condanna a nove anni di reclusione è l'unica nella storia della Repubblica italiana per questo tipo di reato, introdotto nel codice penale fascista e abrogato solo nel 1981.
Iscriviti a:
Post (Atom)