La saudade è nostalgia proiettata al futuro.
- Antonio Tabucchi
martedì 25 marzo 2014
Antonio Tabucchi
“Ma la vita riserva sempre grandi sorprese:
basta avere la pazienza di aspettare che ce le offra”. - Antonio Tabucchi, si sta facendo sempre più tardi
basta avere la pazienza di aspettare che ce le offra”. - Antonio Tabucchi, si sta facendo sempre più tardi
Antonio Tabucchi
Ma ciò che inquieta di più e che rode come un tarlo testardo
infilato in una vecchia tavola e impossibile da far tacere
se non con un veleno che avvelenerebbe anche noi,
è la lettera che non abbiamo mai scritto. “Quella” lettera.
Quella che tutti noi abbiamo sempre pensato di scrivere,
in certe notti insonni, e che abbiamo sempre rimandato al giorno dopo.
infilato in una vecchia tavola e impossibile da far tacere
se non con un veleno che avvelenerebbe anche noi,
è la lettera che non abbiamo mai scritto. “Quella” lettera.
Quella che tutti noi abbiamo sempre pensato di scrivere,
in certe notti insonni, e che abbiamo sempre rimandato al giorno dopo.
Tabucchi, ci manchi!
Il 25 marzo 2012 ci lasciava il grande scrittore Antonio Tabucchi
“C’è un momento indistinto che chiamano anàstole, con il quale tutto ricomincia perché il cerchio si chiude e si riapre immediatamente.”
Tristano muore
“La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare… un po’ qua e un po’ la, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l’altro? A volte quello che sta sul cucuzzolo e che sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi che sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme… e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c’è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba erano i ghirigori.”
- Antonio Tabucchi, Tristano muore
Mina Mazzini
La musica...la musica. La amo, la adoro, la idolatro, la venero. Quella che medica. Quella che ti estorce le lacrime. Quella che sembra essere l'unica entità che ti possa capire. Quella che ti persuade. Quella che conferma la tua solitudine. Quella che ti fa muovere. Quella che hai in gola e butti fuori e quella che hai in gola e tieni dentro. Quella che ti convince, anche se solo per un attimo, che siamo degli esseri umani degni di lei. Quella che ti fa trattenere il fiato come davanti al crollo di una diga.Quella che è l'unico, vero, potente stupefacente.
- Mina
- Mina
Mina
Io vorrei provarla come attrice. Mina ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio. Poi è tanta. Il mio amico Sordi dice che è “‘na fagottata de roba”. È un tipo che entra nelle mie storie. Avrebbe fatto bene anche la Gradisca.
- Federico Fellini su Mina
- Federico Fellini su Mina
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