lunedì 17 marzo 2014
Luchino Visconti
Il mare è sempre bello, nei suoi colori, le sue voci, i suoi umori, non sono mai riuscito a capire come gli artisti greci abbiano potuto concentrarsi e dare forma a tante meraviglie avendo sotto gli occhi sempre un tale spettacolo fascinoso, ammaliante. A me basta il ricordo del mare a occupare tutta la mia fantasia.
(Dal film "Gruppo di famiglia in un interno", diretto da Luchino Visconti - 1974)
Luchino Visconti
Io penso che, sebbene gli uomini siano nati uno al di qua di questo fiume e un altro al di là di quel monte, ciò non significhi che i fiumi e i monti siano stati messi da Dio per tenerli separati.
( Dal film "Senso" di Luchino Visconti, 1954)
( Dal film "Senso" di Luchino Visconti, 1954)
Luchino Visconti
È lì, per quel film [Il Gattopardo], che mi ha insegnato tutto. [...] «Devi convincerti che tutto il corpo recita, non solo il viso: recitano le braccia, le gambe, le spalle... tutto.» [...] «Ricordati, gli occhi devono dire una cosa che la bocca non dice, perciò lo sguardo deve avere un certo tipo di intensità che contrasti quello che stai dicendo... [...] Devi separare il tuo viso in due: lo sguardo è una cosa; quello che dici, è un'altra...» [...] «Con ogni parte del tuo viso e del tuo corpo devi raccontare una storia diversa e contraria a quella che racconta l'altra parte del tuo viso e del tuo corpo». (Claudia Cardinale su Luchino Visconti)
Rudolf Nureyev ( Irkutsk, 17 marzo 1938 – Parigi, 6 gennaio 1993)
"Se mi chiedessero quando smetterò di ballare risponderei quando finirò di vivere".
- Rudolf Nureyev, (Irkutsk, 17 marzo 1938 - Parigi, 6 gennaio 1993)
- Rudolf Nureyev, (Irkutsk, 17 marzo 1938 - Parigi, 6 gennaio 1993)
Oriana Fallaci
L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente, silenziosamente,
cresce a poco a poco
nutrendosi della nostra inconsapevolezza
e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,
ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.
Oriana Fallaci
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente, silenziosamente,
cresce a poco a poco
nutrendosi della nostra inconsapevolezza
e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,
ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.
Oriana Fallaci
Maria Montessori
"Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari".
- Maria Montessori
- Maria Montessori
Accadde oggi
"Quando conosco qualcuno, io penso sempre che si tratti di una persona perbene e continuo a pensarlo finchè non ho la prova contraria. Se ho la prova contraria, poi, non dico che quella persona è cattiva. Dico: è stata cattiva con me".
- Golda Meir
17 marzo 1969: in Israele per la prima volta viene eletta Primo Ministro una donna, Golda Meir.
- Golda Meir
17 marzo 1969: in Israele per la prima volta viene eletta Primo Ministro una donna, Golda Meir.
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