venerdì 28 febbraio 2014

Buon compleanno a Oliviero Toscani!

I libri servono per sedercisi sopra. Saranno venti anni che non ne leggo uno.La mia ignoranza è la mia cultura.
- Oliviero Toscani citato in Beniamino Placido, Il vangelo secondo Toscani, 1994





giovedì 27 febbraio 2014

Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005)


Non andartene, 
non lasciare
l'eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il  sole, ti trova anche nei luoghi 
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata.
- Mario Luzi, Non andartente




Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005)

L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e dà principio.
E quando
chi soffre o langue spera,
se anche spera,
che un soccorso s'annunci da lontano,
è in lui,
un soffio basta a suscitarlo.
- Mario Luzi, Aprile-amore, da Primizie del deserto


Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005)

Bisogna fargliela conoscere, proporgliela, fargliela leggere, ai giovani, la poesia. Bisogna creare occasioni di scoperta e di novità. Non si può dire che, soprattutto in questi ultimi anni, non lo si faccia. Ma l'esito è comunque incerto.
- Mario Luzi, da "Offrire versi con simpatia"

Dacia Maraini

E' l'idea della perfezione che tormenta, ferisce, guasta i rapporti che ogni donna ha con il proprio corpo.
Dacia Maraini, Un clandestino a bordo

Stasera in tv

Alle 21.05 su Rai 3 sarà trasmesso "London  river", film del 2009 diretto da Rachid Bouchareb. Il film narra l'incontro di due genitori che sono alla ricerca dei propri figli legati da una storia d'amore e scomparsi dopo gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra.
Sotigui Kouyatè, l'attore che interpreta Ousman, è stato premiato con l'Orso d'argento come migliore attore al Festival internazionale del cinema di Berlino.

Il libro dell'inquietudine

Quello che ho è soprattutto stanchezza, e quella inquietudine che è gemella della stanchezza quando questa non ha altra ragione di essere oltre al fatto di essere. Ho una intima paura dei gesti da abbozzare, una timidezza intellettuale delle parole da dire. Tutto mi sembra sordido in anticipo. L’insopportabile tedio di tutti questi visi, ebeti di intelligenza o della mancanza di essa, grotteschi fino alla nausea da quanto sono felici o infelici, orrendi perchè esistono, marea separata di cose vive che mi sono estranee.
Fernando Pessoa