mercoledì 12 febbraio 2014

12 febbraio 1737: viene inaugurato il Teatro San Carlo di Napoli

"Gli occhi sono abbagliati, l'anima rapita [...] Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea".
( Stendhal, sul Teatro San Carlo nel 1817)
Il 12 febbraio 1737,  a Napoli venne inaugurato il Real Teatro di San Carlo, più noto come Teatro San Carlo.


E' il più antico teatro d'opera in Europa ancora attivo, nonchè uno dei più capienti teatri all'italiana della penisola. Può ospitare più di duemila spettatori e conta un'ampia platea      ( 22x 28x23 m), cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico ( 34x33 m). Data la sua dimensione e struttura, è stato il modello per i successivi teatri d'Europa. Affacciato sull'omonima via e, lateralmente su piazza Trieste e Trento, il teatro, in linea con le altre grandi opere architettoniche del periodo, quali le grandi regge borboniche, fu il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea.





Elio Vittorini

La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio.
- Elio Vittorini, Le due tensioni, a cura di Dante Isella













Charles Monroe Schulz (Minneapolis, 26 novembre 1922 – Santa Rosa, 12 febbraio 2000)

La vita è come una bicicletta a dieci velocità. Molti di noi hanno delle marce che non usano mai.
-Charles Schulz










12 febbraio 1951: il matrimonio della principessa triste


12 febbraio 1951: all'età di 19 anni, Soraya Esfandiyari, la futura "Principessa triste", sposò lo Scià di Persia Mohammad  Reza Pahlavi a Teheran. Il loro matrimonio ebbe fine il 6 aprile 1958,  quando lo Scià la ripudiò perchè non avrebbe potuto dargli dei figli. Lo stesso Scià diede annuncio della separazione pubblicamente e visibilmente affranto. Nonostante il matrimonio combinato fosse sfociato in una grande passione, come ammise la stessa Soraya nell'autobiografia Il palazzo della solitudine ( scritta nel 1991), la sua vita a palazzo era molto difficile e faticosa, a partire dalla lontananza continua del marito, fino alla generale condizione che soffriva in quanto donna. La principessa era vittima di una discriminazione ben lontana dallo stile di vita che aveva vissuto in Europa, dove aveva sognato di fare l'attrice. A complicare la situazione, vi era la notevole pressione che subiva dalla famiglia reale, ansiosa di vedere assicurato un erede al trono





Andrea Barbato (Roma, 7 marzo 1934 – Roma, 12 febbraio 1996)

Il 12 febbraio 1996 moriva Andrea Barbato, un gran signore del giornalismo italiano


Jean Renoir (Montmartre, 15 settembre 1894 – Beverly Hills, 12 febbraio 1979)

Il senso di quello che si fa si scopre solo dopo averlo fatto.
- Jean Renoir






Il garofano rosso, di Elio Vittorini

"Ed alzai le mani, in un istintivo gesto d'angoscia, come ad esprimere il senso di vuoto che mi desolava l'anima. Ma le mie parole non dicevano nulla di vero. E sentivo che quel vuoto non veniva dalla fine improvvisa che aveva cancellato lei, la donna bionda, e ch'era invece un vuoto più antico, a cui sarei giunto in ogni modo appena mi fossi trovato fuori dalla casa delle mie notti di febbre e di desiderio. Era il vuoto di ogni volta che avevo lasciato lei per tornare al mio vecchio mondo di ragazzo e che ogni volta avevo creduto di riempire correndo di nuovo a lei: il vuoto dell'amicizia perduta, e del bene che non avevo detto".
- Elio Vittorini, Il garofano rosso



Il garofano rosso, apparso su "Solaria" nel 1933 - 1934, ma in volume soltanto nel 1948, con l'aggiunta delle parti che la censura fascista aveva fatto sopprimere non per ragioni politiche ma moralistiche, è un romanzo di iniziazione alla vita, al sesso e alla politica di un un gruppo di ragazzi che vivono come un'avventura giovanile anche il Fascismo, fra curiosità, interesse e diffidenza. L'azione si svolge a Siracusa nel 1924: il protagonista, Alessio Mainardi, è un giovane liceale che si innamora di una compagna di scuola, Giovanna, da cui riceve in pegno un garofano rosso. A questo amore spirituale segue una passione più sensuale per una prostituta, Zobeida, alla quale il ragazzo regala il garofano rosso. Ma Zobeida viene arrestata per possesso di droga, mentre Alessio viene a sapere che Giovanna lo ha tradito con l'amico Tarquinio Masseo.
Vittorini ha la capacità di far lievitare la vicenda adolescenziale in un mito luminoso della memoria ( molti sono gli elementi autobiografici del romanzo): al di là della descrizione realistica, gli eventi assumono un valore esemplare ed assoluto, come fuori dal tempo.