-Sylvia Plath, Diari
martedì 11 febbraio 2014
Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)
"Posso scegliere se essere costantemente attiva e felice o introspettivamente passiva o triste. Oppure diventare pazza rimbalzando da un umore all'altro"
-Sylvia Plath, Diari
-Sylvia Plath, Diari
Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)
"E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d'argento.
Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi.
Apri gli occhi [...] Lascia che la vita accada".
- Sylvia Plath
Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi.
Apri gli occhi [...] Lascia che la vita accada".
- Sylvia Plath
Nessuno ha il potere di curarti tranne te stessa
Nessuno ha il potere di curarti, tranne te stessa.
Mi devo rassegnare all'idea nuda e cruda che, pur con tutto l'entusiasmo possibile, pur con la convinzione che il carattere sia il destino, niente è reale, passato o futuro, quando sei sola in camera tua, sola con il ticchettio dell'orologio che rimbomba nello scintillio falsamente allegro della luce elettrica.
E se non ha né passato né futuro, che a ben vedere costituiscono il presente, allora puoi benissimo sbarazzarti del guscio vuoto del presente e suicidarti.
Ma la fredda, razionale materia grigia che ho nel cranio e che ripete a pappagallo "penso, dunque sono" mi sussurra che ci sono sempre un'alternativa, un miglioramento, una nuova svolta.
Così aspetto.
A cosa serve un certo fascino?
A garantirsi una sicurezza temporanea?
A cosa serve il cervello?
Semplicemente a dire:
"Ho visto, ho compreso"?
Oh, si, mi odio perchè non sono scesa di sotto senza tante storie a cercare conforto in mezzo alle altre.
Mi odio perchè me ne sto seduta qui a lacerarmi per non so nemmeno io che cosa dentro di me.
Me ne sto qui, fascio di ricordi del passato e di sogni futuri racchiuso in un fascio di carne passabile.
Annientare il mondo annientando se stessi è l'apice illusorio di un egoismo disperato, la più comoda via d'uscita da ogni piccolo vicolo cieco sulle cui pareti di mattoni ci spezziamo le unghie.
Smettila di pensare egoisticamente a rasoi e autolesioni e a uscire e farla finita.
Non è la tua stanza la prigione. Sei tu. Nessuno ha il potere di curarti tranne te stessa.
- Sylvia Plath
Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)
Quello che mi spaventa di più, credo, è la morte dell'immaginazione. Quando il cielo lassù è solo rosa e i tetti solo neri: quella mente fotografica che paradossalmente dice la verità, ma una verità senza valore, sul mondo. Io desidero quello spirito di sintesi, quella forza " plasmante" che germoglia, prolifica e crea mondi suoi con più inventiva di Dio. Se sto seduta ferma e non faccio niente, il mondo continua a battere come un tamburo lento, senza senso. Dobbiamo muoverci, lavorare, fare sogni da realizzare; la povertà della vita senza sogni è troppo orribile da immaginare: è il peggior tipo di pazzia.
Sylvia Plath, 25 Febbraio 1956 ( dai Diari)
lunedì 10 febbraio 2014
Accadde oggi
11 febbraio 1929: nell'ottica del consolidamento del regime fascista, Benito Mussolini firmò con il Vaticano i Patti Lateranensi, un nuovo concordato che comportò tra l'altro il riconoscimento della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano, inserita come materia obbligatoria nelle scuole, e che consentì al fascismo di essere legittimato davanti alle masse cattoliche italiane.
I Patti presero il nome dal palazzo di San Giovanni in Laterano, luogo in cui avvenne la firma degli accordi negoziati tra il cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini, come primo ministro italiano.
Furono firmati due documenti: Il Trattato, riconoscente l'indipendenza e sovranità della Santa Sede e fondava lo Stato della Città del Vaticano, e il Concordato, che regolava le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa e il Governo. Inoltre, la "Convenzione Finanziaria" regolava le questioni sorte dopo le spoliazioni degli enti ecclesiastici a causa delle leggi eversive, e che stabiliva l'esenzione allo Stato della Città del Vaticano dalle tasse e dai dazi sulle merci importate ed il risarcimento di" 750 milioni di lire e di ulteriori titoli di Stato consolidati al 5 per cento al portatore per un valore nominale di un miliardo di lire" per i danni finanziari subiti dallo Stato pontificio in seguito alla fine del potere temporale.
Boris Pasternak
La politica non mi dice nulla. Non mi piacciono gli uomini indifferenti alla verità.
-Boris Pasternak
Amare gli altri è una pesante croce, Boris Pasternak
Amare gli altri è una pesante croce,
ma tu sei bella senza ghirigori,
ed il segreto della tua vaghezza
è l'enigma risolto della vita.
A primavera si sente il frullare dei sogni
e il fruscìo di novità e certezze.
Tu sei della stirpe di tali princìpi,
come l'aria il tuo senso è spassionato.
E' facile svegliarsi e veder chiaro,
spazzare dal cuore il pattume verbale
e vivere senza intasarsi in anticipo.
Tutto questo è una piccola scaltrezza.
- Boris Pasternak
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