Da' colli Euganei, 11 ottobre 1797.
Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so; ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo: quanti sono dunque gli sventurati? E noi, pur troppo, noi stessi Italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'Italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri.
"Ultime lettere di Jacopo Ortis" di Ugo Foscolo - Incipit
giovedì 6 febbraio 2014
"L'uomo che amava le donne"
"Tieni presente un fatto basilare: le donne pensano all'amore in una maniera più universale degli uomini".
(Brigitte Fossey a Charles Denner ne "L'uomo che amava le donne", regia Francois Truffaut 1977)
(Brigitte Fossey a Charles Denner ne "L'uomo che amava le donne", regia Francois Truffaut 1977)
Jules et Jim
La vita era come una strana vacanza. Mai Jules e Jim avevano giocato una partita a domino così importante. Il tempo passava. La felicità si racconta male perché non ha parole, ma si consuma e nessuno se ne accorge.
(Voce narrante nel film "Jules et Jim", 1962)
(Voce narrante nel film "Jules et Jim", 1962)
I 400 colpi
Hai risposto bene?
Non mi hanno interrogato.
Dovevi chiederlo tu, farti notare. Questo è il segreto del successo: nella vita bisogna sempre avere iniziativa.
Julien Doinel (Albert Rémy) e Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud) ne "I 400 colpi", 1959
Non mi hanno interrogato.
Dovevi chiederlo tu, farti notare. Questo è il segreto del successo: nella vita bisogna sempre avere iniziativa.
Julien Doinel (Albert Rémy) e Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud) ne "I 400 colpi", 1959
mercoledì 5 febbraio 2014
Vivamente suggerito dal cenacolo
“A passo di tartaruga”, romanzo d’esordio
di Rosario Centorrino, è la storia di
una generazione di giovani che ricerca
l'assoluto, la verità e la coerenza nelle loro vite paradossalmente
per mezzo degli smarrimenti, l'incoerenza, gli sforzi di entrare nel
mondo adulto delle convenzioni sociali e del benessere .
Un'amicizia, dall’adolescenza all’età adulta, lega i tre personaggi del romanzo, Bea, Marco e Ale, la narratrice. Un’amicizia che nel corso del racconto si rivela essere più forte dell'amore, più forte delle passioni, del denaro e della realizzazione personale. Un legame profondo nonostante le apparenti distanze, il non detto, i fraintendimenti. Amicizia vera e al contempo amore contrastato caratterizzano il rapporto tra i tre, che si allontanano in più situazioni senza tuttavia perdersi mai. Il disprezzo per l’ipocrisia della società, l’avversione per la dura legge di mercato e l’anticonformismo di giovani idealisti sono alcune delle tematiche di cui lo scrittore tratta con grande abilità e maestria.
Un'amicizia, dall’adolescenza all’età adulta, lega i tre personaggi del romanzo, Bea, Marco e Ale, la narratrice. Un’amicizia che nel corso del racconto si rivela essere più forte dell'amore, più forte delle passioni, del denaro e della realizzazione personale. Un legame profondo nonostante le apparenti distanze, il non detto, i fraintendimenti. Amicizia vera e al contempo amore contrastato caratterizzano il rapporto tra i tre, che si allontanano in più situazioni senza tuttavia perdersi mai. Il disprezzo per l’ipocrisia della società, l’avversione per la dura legge di mercato e l’anticonformismo di giovani idealisti sono alcune delle tematiche di cui lo scrittore tratta con grande abilità e maestria.
"A passo di tartaruga" è un libro che consiglio vivamente di leggere a coloro i quali amano le storie coinvolgenti, le emozioni forti, i frequenti colpi di scena, le storie imprevedibili, mai noiose e banali.
Gruppo '63
Foto di Gruppo '63 .
Giuseppe Ungaretti (al centro) attorniato (da sinistra) da Elio Pagliarani, Furio Colombo, Antonio Porta, Fausto Curi, Carla Vasio, Nanni Balestrini, Enrico Filippini, Inge Feltrinelli.
Giuseppe Ungaretti (al centro) attorniato (da sinistra) da Elio Pagliarani, Furio Colombo, Antonio Porta, Fausto Curi, Carla Vasio, Nanni Balestrini, Enrico Filippini, Inge Feltrinelli.
E se non puoi la vita che desideri...
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(Constantinos Kavafis)
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(Constantinos Kavafis)
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