venerdì 11 luglio 2014

Pablo Neruda

 Se questo è il legame come poterlo tagliare, come. Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa. ”
— Pablo Neruda

Pablo Neruda

Amore, quante strade per giungere a un bacio, che solitudine errante fino alla tua compagnia....
(Pablo Neruda)

Pablo Neruda

“Nella notte entreremo fino al suo tremante firmamento, e le tue piccole mani e le mie ruberanno le stelle.”
( Il ramo rubato, Pablo Neruda)

Pablo Neruda

Ho bisogno del mare perché m’insegna
non so se imparo musica o coscienza:
non so se è onda sola o essere profondo
o solo roca voce o abbacinante
supposizione di pesci e di navigli.
Il fatto è che anche quando sono
addormentato
circolo in qualche modo magnetico
nell’università delle acque.
Pablo Neruda, El Mar (Memorial de Isla Negra, 1964)

Pablo Neruda

Mi feci tante domande che andai a vivere sulla riva del mare e gettai in acqua le risposte per non litigare con nessuno.

Pablo Neruda

Pablo Neruda

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa io l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.
Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei.
E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.
Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.

Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.
(Pablo Neruda)

Pablo Neruda


Dimmi dove sei stanotte, 
ancora nei miei sogni?

-Pablo Neruda
— 

Pablo te quiero

Non t’amo come se fossi rosa di sale,
topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose
oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non
fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei
fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel
mio corpo
il concentrato amore che ascese
dalla terra
T’amo senza sapere come, nè
quando, nè da dove,
t’amo direttamente senza problemi nè
orgoglio;
così ti amo perché non so amare
altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio
petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi
occhi con il mio sonno.
- Pablo Neruda.

giovedì 10 luglio 2014

Stasera in tv

Stasera, alle 21.10 su La Effe, sarà trasmesso "Picasso - The legacy", documentario sullo straordinario artista

Marcel Proust



Le risoluzioni definitive si prendono sempre e soltanto per uno stato d’animo che non è destinato a durare.
— Marcel Proust

Marcel Proust


«Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia». 
Marcel Proust

Marcel Proust

Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.
— Marcel Proust

Marcel Proust

"Fra tutti i modi di produzione dell’amore, fra tutti gli agenti disseminatori del male sacro, certamente uno dei più efficaci è questo gran soffio di agitazione che a volte passa su di noi. Allora l’essere col quale in quel momento ci piace stare, il dado è tratto, sarà lui che ameremo. Non c’è neanche bisogno che finora ci sia piaciuto più di altri, e neppure altrettanto; bisogna solo che il nostro gusto per lui sia diventato esclusivo. E la condizione si è verificata quando — nel momento in cui è mancato — alla ricerca dei piaceri che ci dava il suo fascino si è sostituito improvvisamente in noi un bisogno ansioso, che ha per oggetto quel medesimo essere, un bisogno assurdo, che le le leggi di questo mondo rendono impossibile da soddisfare e difficile da guarire, il bisogno insensato e doloroso di possederlo."
- Marcel Proust ,Alla ricerca del tempo perduto 

mercoledì 9 luglio 2014

Storie d'amore

« Devo dire che mi ha dato moltissimo: mi ha aiutato a uscir fuori dai valori della borghesia, a guardarli con un occhio critico, con un occhio più sagace. Mi è stata accanto nei momenti più difficili della mia esistenza, al tempo della discriminazione razziale, durante gli anni più duri della guerra e dell'occupazione tedesca. In cambio le ho dato sicurezza. Nel '36 era una ragazza con cui la vita non era stata clemente. Da allora in poi, a tutt'oggi, ha potuto fare tutto quello che ha voluto: non ha più avuto bisogno di lavorare per vivere. E credo che questo, per uno scrittore, sia moltissimo. »
- Alberto Moravia su Elsa Morante

Giorgio Faletti

I soldi, il successo…non valgono niente. 
Vale solo ciò che lasci nel cuore della gente.
Ed è per sempre
”.
 - Giorgio Faletti

Oriana Fallaci

Cara, per raccontare gli uomini, 
questi bizzarri animali che fanno ridere 
e piangere insieme, bastano due sentimenti 
che in fondo sono due ragionamenti: 
la pietà e l’ironia. In parole diverse, 
basta avere il sorriso sulle labbra 
e le lacrime agli occhi.

 Oriana Fallaci, Insciallah


martedì 8 luglio 2014

Il silenzio dell'onda


L'arte nei film

Artemisia è un film per la televisione del 1997 diretto da Adrienne Clarkson, basato sulla vita della pittrice italiana Artemisia Gentileschi.

Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, 1653)

Danae,  dipinto attribuito ad Artemisia Gentileschi;  olio su rame (1612 ca), Saint Louis Art Museum, St. Louis (Missouri).

Vittorio De Sica

“L'indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione, e al 50 per cento invidia".
- Vittorio De Sica

Sandro Pertini

Vede, mia moglie si vergognerebbe di andare a Campo de’ Fiori a comprare l’insalata o le pere sul macchinone ministeriale. Sarebbe uno schiaffo alla povera gente, un abuso di potere, un furto.
- Sandro Pertini

Accadde oggi

8 luglio 1978: Sandro Pertini è eletto settimo Presidente della Repubblica Italiana

Scripta manent


lunedì 7 luglio 2014

Stasera in tv

Alle 21.35 su Rai Storia sarà trasmesso "Uomini e no", film del  1980 diretto da Valentino Orsini , tratto dal romanzo "Uomini e no" di Elio Vittorini, scritto durante la guerra, nel 1944, e pubblicato nel 1945.


Marc Chagall


“E’ buio. All’improvviso si spalanca il soffitto; un tuono, un lampo di luce ed ecco irrompere nella stanza un’impetuosa creatura alata, avvolta in volute di nuvole, un forte fremito di ali. Un angelo! Penso io. Ma non riesco ad aprire gli occhi: dall’alto sgorga una luce troppo forte. L’ospite alato vola per tutti gli angoli della stanza, si solleva nuovamente e vola via attraverso la fenditura del soffitto, portando con sé il fulmine e l’azzurro. E di nuovo torna il buio. Mi sveglio”.
(Marc Chagall)

Umberto Saba

Non vede quello che vedono tutti,e quello che nessuno vede, adora. La malinconia amorosa, Umberto Saba


Il mestiere di vivere

Per possedere qualcosa o qualcuno, occorre non abbandonarglisi, non perderci dietro la testa, restargli insomma superiore. Ma è legge della vita che si gode solamente ciò in cui ci si abbandona.
— Cesare Pavese - Il mestiere di vivere

domenica 6 luglio 2014

L'arte al cinema

Frida è un film del 2002 diretto da Julie Taymor, incentrato sulla sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek.
La pellicola è un adattamento cinematografico del libro Frida: A Biography of Frida Kahlo di Hayden Herrera.

Hermann Hesse

Non esiste programma di vacanza più bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di più piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma.
Hermann Hesse, Scritti letterari

La lettura secondo Susanna Tamaro

Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro. - Susanna Tamaro, Cara Mathilda. Lettere a un'amica


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-75577>

Frida


"Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te."
(Frida Kahlo)



Frida Kahlo

“L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore. Altrimenti, no”.”
Frida Kahlo
 


Frida Kahlo

È lecito inventare dei verbi nuovi?
Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.
Frida Kahlo


(Dal diario intimo di Frida )

Niente vale più della risata e del disprezzo.
E’ necessario ridere e abbandonarsi.
essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha,
ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena”
in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
e il loro dolore è più vero
di qualunque immagine ogni uomo possa
“rappresentare” o sentire come dolorosa..

(Dal diario intimo di Frida )

(Lettera di Frida Kahlo a Diego Rivera - Città del Messico 12 settembre 1939. Mai spedita)

(Lettera di Frida Kahlo a Diego Rivera - Città del Messico 12 settembre 1939. Mai spedita)
"La mia notte mi strema. Sa bene che mi manchi e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza che brilla come una lama nel buio, la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me. Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero. La mia notte non porta consiglio. La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti. La mia notte si intristisce e si perde. La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini. Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori. La mia notte è lunga, lunga, lunga. La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione, perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te non è più veramente vissuta. La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte. Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché tempo anche il giorno. La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo. Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina-disordine, è proibito. La mia notte si chiede cosa non sia proibito. Non è proibito fare corpo con lei, questo, lo sa, ma si irrita nel vedere una carne fare corpo con lei sul filo della disperazione. Una carne non è fatta per sposare il nulla. La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio. La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco. La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa. La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza. La mia notte ti aspetta. Il mio corpo ti attende. La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua. La mia notte vorrebbe essere spettatrice del mio e del tuo godimento, vederti e vedermi fremere di piacere. La mia notte vorrebbe vedere i nostri sguardi e avere i nostri sguardi pieni di desiderio. La mia notte vorrebbe tenere fra le mani ogni spasmo. La mia notte diventerebbe dolce. La mia notte si lamenta in silenzio della sua solitudine al ricordo di te. La mia notte è lunga, lunga, lunga. Perde la testa ma non può allontanare la tua immagine da me, non può dissipare il mio desiderio. Sta morendo perché non sei qui e mi uccide. La mia notte ti cerca continuamente. Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi. Il mio corpo diventa pazzo di dolore di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra. Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno. Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio. La mia notte urla e si strappa i veli, la mia notte si scontra con il proprio silenzio, ma il tuo corpo resta introvabile. Mi manchi tanto, tanto. Le tue parole. Il tuo colore.
Fra poco si leverà il sole."

sabato 5 luglio 2014

Scandalo al sole, di Sloan Wilson

Incipit:

"L'isola Pine, nel Maine, scaturisce dal mare come un enorme castello medioevale. Si leva laggiù, unica isola visibile della costa, e con i suoi gotici dirupi sfida i cavalloni che avanzano dall'Atlantico settentrionale. Veniva fatto di domandarsi come mai si trovasse lì. A giudicare dal suo aspetto, doveva essersi prodotta qualche esplosione sotterranea, oppure doveva essere stata una collisione di forze immani a proiettare in alto quell'unica isola e a lasciarla emergere come un rappreso grumo di violenza. Benché alcuni dei non vasti prati nell'entroterra offrissero buoni pascoli alle greggi, e le acque dello stagno fossero dolci, le montagne erano pericolose".

Libri per l'estate...

"Libri per l'estate..."
Evento Facebook ideato da Guendalina Mustica, fondatrice e curatrice della pagina "Il cenacolo intellettuale"

Elsa Morante, L'isola di Arturo

Dunque pare che alle anime viventi possano toccare due sorti: c’è chi nasce ape, e chi nasce rosa. Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un poco di miele, per portarselo nell’arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l’ha in se stessa: non le serve cercarla altrove. Ma qualche volta sospirano di solitudine, le rose, questi esseri divini! Le rose ignoranti non capiscono i propri misteri. 
La prima di tutte le rose è Dio. 
Fra le due: la rosa e l’ape, secondo me, la più fortunata è l’ape. E l’Ape Regina, poi, ha una fortuna sovrana! Io per esempio, sono nato Ape Regina. E tu Wilhelm? Secondo me, tu, Wilhelm mio, sei nato col destino più dolce e col destino più amaro: tu sei l’ape e sei la rosa.
— Elsa Morante, L’isola di Arturo
, ,

Jean Maurice Eugène Clément Cocteau (Maisons-Laffitte, 5 luglio 1889 – Milly-la-Forêt, 11 ottobre 1963)

La verità è troppo nuda, per questo non eccita gli uomini.
(Jean Cocteau)


venerdì 4 luglio 2014

Umberto Saba

Non vede quello che vedono tutti,e quello che nessuno vede, adora.
– La malinconia amorosa, Umberto Saba

Giorgio Faletti

Per chi ci ha messo il cuore e altrettanto cuore non ha trovato, per chi si è sbagliato e ci ha messo troppo sale, per chi non avrà pace finché non riuscirà a scoprire in quale maledetto barattolo hanno nascosto lo zucchero, per chi rischia di annegare nella piccola alluvione delle sue lacrime. Siamo qui con voi e, nonostante tutto, come voi siamo vivi.
Giorgio Faletti, Io uccido


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-133194>

Giorgio Faletti

“Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo.”
“E l’altro?” 
“L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede.” 
“E quale lupo vince?” 
“Quello che nutri di più.”
- Giorgio Faletti, Io sono dio

Giorgio Faletti

Conosci la storia del sognatore, del pazzo, e dello psichiatra?
Il sognatore costruisce castelli in aria, il pazzo ci abita e lo psichiatra riscuote l’affitto.
Sono stanca di costruire e abitare, adesso vorrei riscuotere qualche affitto.
— Giorgio Faletti, Niente di vero tranne gli occhi

Giorgio Faletti



Dieci anni hanno ingentilito la sua bellezza. C’è in lei quella dolcezza inquieta delle ore che precedono il tramonto, quando il sole pare brillare più vivido e più caldo per farsi perdonare il buio che arriverà dopo che se ne sarà andato.
— 
Appunti di un venditore di donne - Giorgio Faletti

Giorgio Faletti




"Meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai."
Giorgio Faletti

Giorgio Faletti




Lei è l’amore.
Quando lo trovi, da qualunque parte arrivi, accettalo come un dono e tienilo ben stretto.

[Giorgio Faletti, Niente di vero tranne gli occhi]

Giorgio Faletti

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.
- Giorgio Faletti, Io uccido

—