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mercoledì 22 aprile 2020

Serena Dandini

Siamo tutti figli di un analfabetismo sentimentale che considera la prevaricazione e la violenza come aspetti possibili
della relazione tra un uomo e una donna, un dato di fatto che vede i maschi e le femmine imprigionati in questi ruoli
rigidi… Ma solo se saremo uniti riusciremo a vincere.
Sempre più spesso i delitti avvengono per l'incapacità di elaborare il lutto di una separazione, per la difficoltà di trasformare in dialogo la frustrazione di un fallimento.
Le donne hanno imparato a lottare per la loro autonomia economica, cominciano a trovare il coraggio per inventarsi una vita diversa, anche a costo di stare da sole con i figli; gli uomini invece non ce la fanno a lasciarle andare, non reggono l’abbandono che è vissuto come un affronto atavico che colpisce e annienta orgoglio e amor proprio (…) in Italia le leggi per proteggere le vittime della violenza ci sono, ma non vengono sempre applicate in modo efficace (…) Se pensiamo che in Italia il delitto d’onore è stato abolito solo nel 1981 e da allora molto poco è stato fatto e quel poco male applicato, ecco che questa situazione non ci stupisce più di tanto (…) Finché il tema non sarà al primo posto della famosa agenda di qualsiasi nuovo governo, le donne non si fermeranno e si faranno sentire con ogni mezzo.

[da “Ferite a morte”, di Serena Dandini]