«Quando due si lasciano, non parte chi se ne va: parte chi resta. Chi se ne va era partito già molto tempo prima. All’apparenza è lei a prendere la nave, lei a muoversi: ma è un falso movimento, il suo; è come se fossi io a camminare all’indietro, senza accorgermene. Per lei non c’è partenza, è ferma nel suo nuovo amore – non cambia stato la sua anima, quieto, alla fonda, il desiderio. È chi resta, invece, il solo a partire, cambiare condizione, forma del vivere, giornate, veglie, sussulti. È chi resta a non ritrovarsi più in quel posto, in quella geografia conosciuta di carezze e pensieri, e deve spezzare, andarsene, cambiar nome all’amore che non riconosce. È di chi resta l’unica partenza».
Roberto Vecchioni, Viaggi del tempo immobile
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domenica 18 settembre 2016
mercoledì 14 settembre 2016
Roberto Vecchioni
Alla scuola chiederei innanzitutto di insegnare che cosa è bello, di divulgare l'armonia, di spiegare il senso dei valori.
Roberto Vecchioni
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