[…] Credo che non bisogni vegliare troppo nella vita, cioè aspettare ogni giorno il tempo che arriva con una specie di rancore, un'ansia di avvenimenti e di soluzioni.
Bisogna forse abbandonarsi ad una specie di sonno, cioè lasciarsi vivere e credere alle sole cose che sono vere e che maturano da sé fatalmente se non si cercano con avidità e rabbia: il lavoro e l'amore. Il primo è forse la cosa più vera e se si crede in lui senza fretta né smanie finisce sempre per mantenere le sue promesse. Il secondo arriva ma cercarlo è inutile e volerlo anche...
Da una lettera di Elsa Morante a Luisa Fantini, 1937
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