La curiosità è il motore del mondo.
- Giancarlo Giannini
Auguri di buon ottantesimo compleanno all'attore, doppiatore, regista e sceneggiatore Giancarlo Giannini, nato a La Spezia il 1° agosto 1942.
La curiosità è il motore del mondo.
- Giancarlo Giannini
Auguri di buon ottantesimo compleanno all'attore, doppiatore, regista e sceneggiatore Giancarlo Giannini, nato a La Spezia il 1° agosto 1942.
"Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e fibra;
...fammi imparare, attraverso questa disperazione,
a distribuirmi:
a sapere dove e a chi dare:
a riempire i brevi momenti e le chiacchiere casuali di quell’infuso speciale di devozione e amore che sono le nostre epifanie.
A non essere amara.
Risparmiamelo il finale, quel finale acido citrico aspro che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole."
(Diari, Sylvia Plath)
Io cammino a piedi, non so guidare l’automobile, vesto semplicemente, non ho camerieri in livrea e al posto dei gioielli preferisco comprare quadri d’autore. Fuori dal mio lavoro faccio cose normali, anzi banali. Se i miei atteggiamenti possono sembrare sconcertanti non vi sono pose né tanto meno calcoli precisi. Forse sono così perché ho la pressione bassa. A causa della pressione la mattina spesso sono disperata e potrei anche suicidarmi. La sera sono invece in forma effervescente. Diverto e faccio ridere tutti. La gente che non mi conosce resta stupita.
Monica Vitti
Vedere è per noi una necessità. Anche per il pittore il problema è vedere. Ma mentre per il pittore si tratta di scoprire una realtà statica, o anche un ritmo se vogliamo, ma un ritmo che si è fermato nel segno, per un regista il problema è cogliere una realtà che si matura e si consuma, e proporre questo movimento, questo arrivare e proseguire come una nuova percezione.
(Michelangelo Antonioni)
"Quante cose si finiscono per sapere se si resta un po’ soli.”
Tommaso (Bernhard Wicki), ne "La Notte" di Michelangelo Antonioni (‘61)
“Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l’incubo che da un momento all’altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l’angoscia di perdere il lavoro ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un filo, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire. Paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, paura di votare, di volare. Paura della folla, paura di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare. Paura della gente. Paura degli altri.”
— Happy Family; regia di Gabriele Salvatores
Guardo il suo seno.
La parte tonda, in rilievo, in accordo col ritmo del suo respiro, si solleva e si abbassa dolcemente, simile al movimento delle onde. Mi fa pensare a una vasta distesa di mare su cui scende una pioggia silenziosa e incessante. Io sono il navigatore solitario in piedi sul ponte della nave, e lei è il mare. Il cielo è un’uniforme distesa grigia che in lontananza si confonde con il mare, che la stessa tinta cinerea. In momenti come questo è molto difficile distinguere dove cominci uno e abbia fine l’altro. E’ difficile persino distinguere il navigatore dal mare. E anche i confini tra la realtà e il cuore.
Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia
Ma perché arrivi (intendo un amore autentico, onesto e sano) la cosa migliore è non pensarci troppo, non invocarlo. Altrimenti ci si inganna. Si mette la maschera dell'amore sul primo e più rozzo dei volti.
Irene Nemirovsky, Il calore del sangue
Ho sempre pensato a come farmi rimpiangere quando non ci sarò più. Perciò mi sono preparata da sola un regalo di immortalità. Ho finanziato il restauro della Madonna del libro custodita nel museo Poldi Pezzoli di Milano, dipinta da Sandro Botticelli 500 anni fa. Ora durerà per altri 500 anni. In un mondo in cui dopo cinque minuti tutto finisce, ho voluto qualcosa che rimanesse. L'ho fatto per ricordare Annalisa [la figlia morta nel 1989].
Marta Marzotto(Albinea, 24 febbraio 1931 – Milano, 29 luglio 2016)
Dopo aver finito "The Dark Side...", seduto nello studio di registrazione a sentire il prodotto finito per la prima volta, pensai: Questa è una grossa cosa. È un album veramente eccellente. Come mai continua a vendere e vendere, non lo so. È come se avesse toccato un nervo scoperto. Sembra che tutti stessero aspettando quest'album, o meglio, che qualcuno facesse un album come questo..
Richard Wright
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(Constantinos Kavafis)
Ci sono dei periodi, nella nostra storia, in cui per guardare avanti bisogna voltarsi. Come ai tempi di Omero e come oggi. Achille, Ettore e Ulisse avevano qualcosa da dire a chi viveva mille anni dopo di loro e hanno qualcosa da dire ancora a noi, dopo che sono passati altri tremila anni. Qualcosa che né la televisione né il web né i vicini di casa saprebbero dirci.
Sebastiano Vassalli (Genova, 24 ottobre 1941 – Casale Monferrato, 27 luglio 2015)
È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova.
-C. G. Jung, Seminari - Lo Zarathustra di Nietzsche
Non aggrapparti
a qualcuno
che se ne va,
altrimenti
non sarà possibile incontrare
chi sta per arrivare.
— Carl Gustav Jung
I grandi rinnovamenti non vengono mai dall’alto, ma dal basso, come gli alberi non crescono dal cielo, ma dalla terra, per quanto i loro semi cadano in origine dall’alto.
C.G Jung - Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna
La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario.
Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell'amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l'amicizia fiorisce soltanto quando un individuo è memore della propria individualità e non si identifica negli altri.
- Carl Gustav Jung
Matilde Serao ed Eleonora Duse in vacanza a Saint Moritz (1895)
"Ognuno ama come può, mia cara".
Matilde Serao, Addio amore!, 1927 - parte prima, III
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
- Thor Heyerdahl
«Non so se la filosofia mi abbia reso un avvocato migliore o mi renda un amministratore delegato migliore. Ma mi ha aperto gli occhi, ha aperto la mia mente ad altro».
Sergio Marchionne (Chieti, 17 giugno 1952 – Zurigo, 25 luglio 2018)
La vita, possiamo intensificarla in due modi: o cambiandone continuamente l'aspetto con viaggi, avventure, peripezie, novità, o dando alle abitudini una precisione da orologio, agli stessi incontri, agli stessi saluti, alle stesse parole un significato sempre più intimo. C'è il piacere di svegliarsi all'alba con un paesaggio del tutto sconosciuto davanti all'occhio della cabina, e c'è il piacere di andarsi a sedere davanti alla porta del circolo sempre nella stessa sedia e alla stessa ora del pomeriggio.
Vitaliano Brancati, L'orologio di Verga
Alain Delon e Claudia Cardinale in Sicilia per le riprese del film "Il Gattopardo" diretto da Luchino Visconti
( 1963)
«I miei allievi hanno tutti un loro profilo specifico all’interno di un sapere e di un metodo condiviso.
La mia impronta, se c’è, si esaurisce in un noto obbligo al quale tutti loro sanno di non poter derogare: l’uso dell’accento grafico su sé stesso》.
Luca Serianni (Roma, 30 ottobre 1947 – Ostia, 21 luglio 2022)
Miguel Bosè - Alessio Mainardi ne "Il garofano rosso", film del 1976 diretto da Luigi Faccini , tratto dal romanzo omonimo di Elio Vittorini.
“Era lei, la creatura bramata da sempre che veniva a prenderlo: strano che così giovane com’era si fosse arresa a lui; l’ora della partenza del treno doveva essere vicina. Giunta faccia a faccia con lui sollevò il velo e così, pudica ma pronta ad essere posseduta, gli apparve più bella di come mai l’avesse intravista negli spazi stellari. Il fragore del mare si placò del tutto.”
—
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
FESTIVAL LIRICO DEI TEATRI DI PIETRA 2022 - IL RISVEGLIO
Teatro greco di Siracusa, Teatro antico di Taormina, Teatro greco di Tindari, etc.
Biglietti disponibili online e presso i punti vendita Tickettando, TicketOne, Box Office Sicilia, Cps Music
PUNTI VENDITA A SIRACUSA:
* Fuori Rotta Viaggi, Corso Gelone, 2
* Ortigia Viaggi, Viale Tica, 160/a
Biglietti - https://bit.ly/3PfiAl4
https://bit.ly/3ObtV4w
Festival Lirico dei Teatri di Pietra: potete girare il mondo, o venire a visitarlo, in Sicilia!
Coro Lirico Siciliano
"Avevo comprato a Villa San Giovanni qualcosa da mangiare, pane e formaggio, e mangiavo sul ponte, pane, aria cruda, formaggio, con gusto e appetito perchè riconoscevo antichi sapori delle mie montagne e persino odori, mandrie di capre, fumo d'assenzio, in quel formaggio".
- Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia
"Ragazzo, uno non chiede che carta e vento, ha solo bisogno di lanciare un aquilone. Esce e lo lancia; ed è grido che si alza da lui, e il ragazzo lo porta per le sfere con filo lungo che non si vede, e così la sua fede consuma, celebra la certezza. Ma dopo che farebbe con la certezza? Dopo, uno conosce le offese recate al mondo, l'empietà e la servitù, l'ingiustizia tra gli uomini, e la profanazione della vita terrena contro il genere umano e contro il mondo. Che farebbe allora se avesse pur sempre certezza? Che farebbe? uno si chiede. Che farei? mi chiesi".
-Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia
Potremo mai avere una cultura che sappia proteggere l'uomo dalle sofferenze invece di limitarsi a consolarlo? Una cultura che le impedisca, che le scongiuri, che aiuti a eliminare lo sfruttamento e la schiavitù, e a vincere il bisogno, questa è la cultura in cui occorre che si trasformi tutta la vecchia cultura
Elio Vittorini
«Ci sono paure stupide e paure intelligenti?» dicevo io. «Altro che!» lui diceva. «Altro che! La gente si allea nelle paure. E tu vedi come i bravi e i giusti siano alleati in una paura intelligente… Come i perfidi siano alleati in una paura idiota! L'umanità è tutta divisa da patti e alleanze contro le paure» .
— Elio Vittorini, Il garofano rosso
“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”
Francesco Petrarca
"Non ho tempo da perdere…
devo lavorare… devo lavorare…
E’ una corsa contro il tempo, per arrivare alla verità prima di essere fermato…”
(Parole pronunciate da Paolo Borsellino il 13 luglio 1992)
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci, ti ringraziamo per il dono più grande. Il modo in cui ci hai insegnato a vivere.
Manfredi Borsellino
"Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: "Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello... quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero... ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c'è il più testa di minchia di tutti... Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge"
- Paolo Borsellino, durante un discorso con Giovanni Falcone
La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Paolo Borsellino
È fatta di nulla la felicità. Come quelle farfalle che prendi per le ali e poi lasci andare e sulle dita ti resta una polvere d'oro.
Attenzione perché la felicità, a volte, vi è passata accanto e non ve ne siete accorti. Io sono stato felice per pochi attimi e per cose inspiegabili.
Andrea Camilleri
Arriva un momento nel quale t'adduni, t'accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze.
Andrea Camilleri - Il ladro di merendine
Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi la vista, questa volta a novant'anni, ho sentito l'urgenza di riuscire a capire cosa sia l'eternità e solo venendo qui posso intuirla. Solo su queste pietre eterne.
Ora devo andare.
(Conversazione su Tiresia, Andrea Camilleri)
Ogni singola storia d'amore,
vissuta o inventata, riesce
a essere unica e diversa
e irripetibile rispetto ai miliardi
di altre storie già accadute,
che accadono, che accadranno.
Insomma, l'amore non s'impara
né teoricamente né andando
una bottega da altri.
S'impara amando,
vale a dire perdendosi.
Andrea Camilleri
Il viaggio è la nostra dimensione naturale, posto che viviamo immersi nel tempo e nello spazio. Viaggiamo sempre e comunque, sia che ci si muova su e giù per il mondo, sia che si resti immobili nel proprio letto, che la mente pensi o che giaccia addormentata e dimentica, poiché a un certo momento si sveglierà.
Eugenio Scalfari (Civitavecchia, 6 aprile 1924 – Roma, 14 luglio 2022)
Un giorno incontriamo la persona giusta. Restiamo indifferenti, perché non l'abbiamo riconosciuta: passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l'abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. Siamo troppo tranquilli; la terra, il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono tranquillamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo creduti in presenza della persona giusta, e non era. E in presenza di quelle false persone giuste, cadevamo travolti da un tale impetuoso tumulto che quasi non ci restava più la forza di pensare: ci trovavamo a vivere come al centro d'un paese incendiato: alberi, case e oggetti divampavano intorno a noi. E poi di colpo si spegneva il fuoco, non restava che un po' di brace tiepida: alle nostre spalle i paesi incendiati sono tanti che non possiamo più nemmeno contarli. Adesso niente brucia a noi. Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti e inflessioni di voce, nel ripensarli, ci dànno un piccolo sussulto al cuore: ma non teniamo conto d'un così piccolo, sordo sussulto. La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre così bene e in pace, con un largo respiro, con la fronte che era stata così aggrottata e torva per tanti anni, d'un tratto distesa; e non siamo mai stanchi di parlare e ascoltare. Ci rendiamo conto che mai abbiamo avuto un rapporto simile a questo con nessun essere umano; tutti gli
esseri umani ci apparivano dopo un poco così inoffensivi, così semplici e piccoli; questa persona, mentre cammina accanto a noi col suo passo diverso dal nostro, col suo severo profilo, possiede una infinita facoltà di farci tutto il bene e tutto il male. Eppure noi siamo infinitamente tranquilli. E lasciamo la nostra casa, e andiamo a vivere con questa persona per sempre: non perché ci siamo convinti che è la persona giusta: anzi non ne siamo affatto convinti, e abbiamo sempre il sospetto che la vera persona giusta per noi si nasconda chissà dove nella città. Ma non abbiamo voglia di sapere dove si nasconde: sentiamo che ormai essere ben poco da dirle, perché diciamo tutto a questa persona forse non giusta con cui adesso adesso: e il bene e il male della nostra vita noi vogliamo riceverlo da questa persona e con lei. Scoppiano fra noi e questa persona, ogni tanto, violenti contrasti: eppure non riescono a rompere quel ritmo infinita che è in noi. Dopo molti anni, solo dopo molti anni, dopo che fra noi e persona si è intessuta una fitta rete di questa abitudini, di ricordi e di violenti contrasti, sapremo infine che era davvero la persona giusta per noi, che un'altra non l' dobbiamo sopportare, che solo a lei possiamo chiedere tutto quello che è necessario al nostro cuore.
Natalia Ginzburg , I rapporti umani (da Le piccole virtù )
Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.
- Gustav Klimt
Alle 21.00 su Iris andrà in onda "Blade Runner", film del 1982 diretto da Ridley Scott.
Interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah, il film è liberamente ispirato al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.
Nessuno si sogna di contestare l'affermazione che la quasi totalità della gente è stupida. Ma a nessuno passa per la testa che, allora, è quasi certo che uno di quegli stupidi sia lui.
Piergiorgio Odifreddi