“Ai miei fratelli e sorelle, ho provato a sopravvivere e ho fallito, perdonatemi. Ai miei amici, l’esperienza è dura e sono troppo debole per resistere, perdonatemi. Al mondo, sei stato davvero crudele! Ma io perdono”.
Si è suicidata l’attivista Lgbt egiziana Sarah Hijazi. Venne arrestata nel 2017 per aver sventolato la bandiera arcobaleno durante un concerto dei Machrou Laila al Cairo.
Nel carcere maschile subì torture e violenze.
Dopo le pressioni internazionali fu liberata, e trovò asilo in Canada.
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