"Più che una minaccia, i giovani avvertono la precarietà in tutto. C’è una difficoltà nel rendersi conto che il nostro comportamento è molto complesso, che il cervello è fatto di tante componenti. E c’è una difficoltà nel vedere in ogni catastrofe la possibilità di un rovesciamento. Forse io sono un’innata ottimista, ma penso che ci sia sempre qualcosa che ci salva. Le leggi razziali [nel 1938, ndr] si sono rivelate la mia fortuna, perché mi hanno obbligata a costruirmi un laboratorio in camera da letto, dove ho cominciato le ricerche che mi hanno in seguito portato alla scoperta dell’Ngf*”.
Rita Levi Montalcini intervistata nel 2009 da Paolo Giordano
* Nerve growth factor (Ngf), per il quale ha preso il Nobel nel 1986.
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