"Quando lo scrittore guarda un albero, diciamo d'inverno, egli non vede soltanto un albero senza le foglie. Vede le foglie che quell'albero avrà in primavera, e i fiori che sbocceranno tra quelle foglie, e - se è fortunato - vede le radici che l'albero nasconde nel suolo. Esattamente ciò che vede quando osserva una persona o una società o un Paese e - come un rabdomante- percepisce ciò che quella persona è, ciò che quella società vuole, ciò che quel Paese diventerà.
Lo percepisce d'istinto, lo capisce con l'istinto prima ancora che con la logica. E dopo averlo capito, soltanto dopo averlo capito, lo scrive..."
- Oriana Fallaci, Il mio cuore è più stanco della mia voce
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