martedì 17 giugno 2014

Mauro Corona

Ma non vi è denaro al mondo che compri l’amore. Quello c’è o non c’è, è come il vento, viene e va. Spesso quando c’è si scioglie in breve e scappa come neve a primavera. A quel punto, se uno risulta eroinomane d’affetto si mette a far casini. Quando scopre che l’amore si disfa, da neve diventa acqua, l’abbandonato si sente perso, finito, azzerato. Se non è allenato alla sconfitta, educato a perdere, corazzato dal dolore, in pratica se non ha pelle, cominciano i guai. Fa danni. Danni che si riversano su di lui e quelli che gli stanno vicini: genitori, parenti, amici. Non vi è cura nè rimedio per gli alcolisti d’amore, non si recuperano, sono perduti. Gelosia, insicurezza e possesso devastano il loro fegato più di quello che può fare l’alcool. Se non reggono l’intossicazione, si scagliano sugli amanti che dovrebbero adorarli alla follia e invece li hanno piantati.” 
- Mauro Corona


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