Gli uomini di governo, i dirigenti politici, gli ambasciatori, gli uomini d'affari, gli intellettuali, ecc. che mi fanno visita sogliono chiamarmi "Signora"; alcuni perfino mi dicono pubblicamente: "Eccellentissima o Degnissima signora" e addirittura, "Signora Presidentessa". In me non vedono altro che Eva Peròn. I descamisados, invece, non mi conoscono se non come "Evita". (...) Quando un bambino mi dice "Evita" mi sento madre di tutti i bambini, di tutti i deboli e i diseredati della mia terra. Quando un operaio mi chiama "Evita" mi sento con gioia "compañera" di tutti gli uomini che lavorano, nel mio Paese e nel mondo intero. Quando una donna della mia Patria mi dice "Evita" mi sembra di esser sorella di quella e di tutte le donne dell'umanità.
-Evita Perón
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