《Cos'è disegnare? Come ci si arriva? E' l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può》.
- Vincent Van Gogh
《Cos'è disegnare? Come ci si arriva? E' l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può》.
- Vincent Van Gogh
《Se varrò qualcosa più in là. la valgo anche adesso, perchè il grano è grano, anche se i cittadini all'inizio lo scambiavano per erba》.
Vincent Van Gogh
"Non c'è soluzione perché non c'è alcun problema".
Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-sur-Seine, 2 ottobre 1968)
“La storia di questo viaggio non è la riprova che non c'è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E’ così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.”
— Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra
“I migliori compagni di viaggio sono i libri:
parlano quando si ha bisogno,
tacciono quando si vuole silenzio.
Fanno compagnia senza essere invadenti.
Danno moltissimo, senza chiedere nulla.
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse
Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più.”
— Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio