martedì 4 gennaio 2022
Albert Camus
“Credi a me, non ci sono grandi dolori, grandi pentimenti, grandi ricordi. Si dimentica tutto, anche i grandi amori. È questo il triste e l’esaltante della vita. C’è solo un certo modo di vedere le cose e di tanto in tanto viene fuori. È per questo che è bello in ogni caso aver avuto un grande amore, una passione sfortunata nella propria vita. Sarà almeno un alibi per le disperazioni senza motivo che ci affliggono.”
— La morte felice, Albert Camuslunedì 3 gennaio 2022
Umberto Eco
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
- Umberto Eco, Il cimitero di Praga
Massimo Recalcati
"Siamo stati al buio per troppo tempo. Adesso abbiamo bisogno di luce. Gli esseri umani sono fatti per nascere e non per morire, diceva Hannah Arendt. Noi siamo fatti per la luce e non per il buio. Eppure, sappiamo anche che il buio esiste e può cadere sulle nostre teste in ogni momento. In questi tempi così duri ho citato spesso Franco Basaglia. Diceva che la cura consiste nel riuscire a fare qualcosa del buio. Bene, io penso che noi abbiamo bisogno di vedere la luce nel buio. Mi auguro dunque più luce per l’anno che inizia”.
Massimo Recalcati
domenica 2 gennaio 2022
Pessoa
"Così, come laviamo il corpo dovremmo lavare il destino, cambiare vita come cambiamo biancheria - non per preservarla, come quando mangiamo e dormiamo, ma per quel rispetto altrui per noi stessi, che propriamente chiamiamo pulizia."
— Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine
Renzo Piano
"Eravamo due ragazzacci dai capelli lunghi, sembravamo scappati di casa, io lo chiamavo “vecchio” perché aveva quattro anni più di me e anche se allora avevamo solo trent’anni…
Avevamo un piccolo studio condiviso a Londra, ci fu un concorso per realizzare il Centre Pompidou e noi decidemmo di partecipare. Lei si rende conto che cosa significa gareggiare con altri 680 progetti internazionali? Ci volle una fortuna pazzesca a essere selezionati, ma da parte nostra anche una dose di follia. E non ultimo lo stile di vita e l’idea di mestiere che ci accompagnavano nella Londra della fine degli anni ’60 in cui tutto era sospeso come in un’atmosfera di attesa per qualcosa che stava per accadere…".
Renzo Piano, ricordando l' amico e sodale Richard Rogers
Renzo Piano
Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.
(Renzo Piano)
Renzo Piano e Richard Rogers davanti al Centre George Pompidou di Parigi