8 luglio 1978: Sandro Pertini è eletto settimo Presidente della Repubblica Italiana.
lunedì 8 luglio 2024
Boris Pasternak
«Tutte le persone che incontriamo sono il nostro riflesso. Ci sono state mandate perché noi, vedendole, correggiamo i nostri errori; e quando noi lo facciamo, anche queste persone cambiano. Oppure se ne vanno per sempre dalla nostra vita».
Boris Pasternak
Frida Kahlo
Non ti chiedo di darmi un bacio.
Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato.
Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno, non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia, né di scrivermi niente di bello.
Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com’è andata la giornata, né di dirmi che ti manco.
Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, né che ti preoccupi per me quando i miei animi sono a terra, e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi nelle mie decisioni.
Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti.
Non ti chiederò di fare niente, nemmeno di stare al mio fianco per sempre.
Perché se devo chiedertelo, non lo voglio più.
Frida Kahlo
mercoledì 3 luglio 2024
Wislawa Szymborska
In caso di pericolo, l’oloturia (o cetriolo di mare) si divide in due: dà un sé in pasto al mondo, e con l’altro fugge.
Si scinde in un colpo in rovina e salvezza, in ammenda e premio, in ciò che è stato e ciò che sarà.
Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso con due sponde subito estranee.
Su una la morte, sull’altra la vita.
Qui la disperazione, là la fiducia.
Se esiste una bilancia, ha piatti immobili.
Se c’è giustizia, eccola.
Morire quanto necessario, senza eccedere. Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.
Wislawa Szymborska
Hermann Hesse
La lettura senza l'amore, il sapere senza la reverenza, la cultura senza il cuore, sono tra i peggiori peccati commessi contro lo spirito.
(Hermann Hesse)
Filippo Caccamo
《Il tema dei mazzi di fiori, rose, e feste enormi per l’esame di maturità è solo la punta dell’iceberg di un processo.
Un processo iniziato con “non si possono dare note, non si puó bocciare, non si puó usare la penna rossa, non si puó sgridare”.
Si deve sempre premiare, sempre.
Anche quando da premiare non c’è nulla.
Si deve far credere ai ragazzi che il mondo reale è proprio fatto così.
Che all’università il professore ti capirà, sul lavoro il capo ti coccolerà, nessuno userá mai la penna rossa, anzi, al tuo minimo successo lavorativo premi e promozioni saranno lì, pronti per te.
La scuola, tanto colpevole quanto innocente, ha concesso il via libera a questo processo.
E i mazzi di fiori, per un orale preparato a metà, sono solo la punta dell’iceberg.
Auguri》.
Filippo Caccamo