mercoledì 3 luglio 2024

Wislawa Szymborska

 In caso di pericolo, l’oloturia (o cetriolo di mare) si divide in due: dà un sé in pasto al mondo, e con l’altro fugge. 

Si scinde in un colpo in rovina e salvezza, in ammenda e premio, in ciò che è stato e ciò che sarà.

 Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso con due sponde subito estranee. 

Su una la morte, sull’altra la vita. 

Qui la disperazione, là la fiducia. 

Se esiste una bilancia, ha piatti immobili. 

Se c’è giustizia, eccola.

 Morire quanto necessario, senza eccedere. Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.  

Wislawa Szymborska



Ernest Hemingway

 Il mondo è pieno di vittime delle passioni non sincronizzate.


- Ernest Hemingway



Hermann Hesse

 La lettura senza l'amore, il sapere senza la reverenza, la cultura senza il cuore, sono tra i peggiori peccati commessi contro lo spirito.


(Hermann Hesse)




Filippo Caccamo

 《Il tema dei mazzi di fiori, rose, e feste enormi per l’esame di maturità è solo la punta dell’iceberg di un processo.

Un processo iniziato con “non si possono dare note, non si puó bocciare, non si puó usare la penna rossa, non si puó sgridare”.

Si deve sempre premiare, sempre.

Anche quando da premiare non c’è nulla.

Si deve far credere ai ragazzi che il mondo reale è proprio fatto così.

Che all’università il professore ti capirà, sul lavoro il capo ti coccolerà, nessuno userá mai la penna rossa, anzi, al tuo minimo successo lavorativo premi e promozioni saranno lì, pronti per te.

La scuola, tanto colpevole quanto innocente, ha concesso il via libera a questo processo.

E i mazzi di fiori, per un orale preparato a metà, sono solo la punta dell’iceberg.

Auguri》.


Filippo Caccamo




martedì 2 luglio 2024

Hermann Hesse

 Hermann Hesse - “Sull’amore”


“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla. C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare."




Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro

 "E ti dico ancora: qualunque cosa avvenga di te e di me, comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta d’aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello. Mai!” 


– Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro




lunedì 1 luglio 2024

Giovanna Botteri

 《Vado in pensione. È tutto un po' strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia, sicuramente è un grande cambiamento ma anche il cambiamento può essere positivo. Certo è un grande salto, sono ormai tantissimi anni che vivo all'estero, ma è la vita, è giusto anche dare il cambio ai giovani, darsi il testimone, ci sono bravissimi giornalisti giovani in giro. È un avvicendamento naturale.

Ma un mestiere così non è che si abbandona: noi questo sappiamo fare e continuiamo a fare, come Il suonatore Jones di De André, 'suonare ti tocca / per tutta la vita'. È una strada che forse si fa anche in un modo diverso》.


- Giovanna Botteri