martedì 25 giugno 2024

Claudio Abbado

 《Mio papà Michelangelo, violinista e insegnante al conservatorio, mi ha insegnato la disciplina. Da ragazzo odiavo certe sue durezze, ma crescendo ho capito l' importanza di quell' impostazione. Facevo il liceo e parallelamente studiavo musica: composizione, pianoforte, direzione d' orchestra... Alle due di notte non mi lasciava andare a letto se non avevo terminato tutto. Grazie a lui ho imparato che le cose cominciate vanno concluse e non rinviate》.


Claudio Abbado




Claudio Abbado

 "La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva".


Claudio Abbado (Milano, 26 giugno 1933 – Bologna, 20 gennaio 2014)



mercoledì 1 maggio 2024

Marguerite Yourcenar

 A volte si vive per anni con degli amici, è un'occasione rara. Altri amici vanno e vengono a seconda delle loro occupazioni o noi delle nostre. Alcuni stanno con noi mesi, giorni o solamente poche ore, ma ogni amicizia è una conquista durevole.

Credo del resto che l'amicizia, come l'amore, del quale ha un pò la stessa natura, possa paragonarsi a una figura di danza ben riuscita, ci vogliono molto slancio e molto controllo, molta energia e tanta delicatezza, molte parole e molti silenzi e soprattutto molto rispetto.


Marguerite Yourcenar



Umberto Galimberti

 "Tutta questa riserva di forza e potenza che ogni società dispone, in Italia non viene utilizzata. La si parcheggia nelle università, nel precariato, nella disoccupazione, nella mancanza di futuro, per consentire agli anziani arrivati di proseguire nelle loro pratiche di potere fino alla morte. Pratiche ripetitive, senza inventiva, pura gestione dell'esistente condite con tanta retorica. E allora dei giovani si mette in mostra solo la bellezza, spesso accompagnata da analfabetismo, si mette in mostra il gesto atletico, in una parola: il corpo. La loro mente, la loro iniziativa, il loro coraggio, il loro volontariato, la loro voglia di futuro viene assopita, mortificata, messa in disparte, trascurata. Si aspetta, come diceva Cavour, che da rivoluzionari diventino conservatori. Si assestino nel loro benessere individuale quando riescono a raggiungerlo, in modo che la società non abbia sussulti e prosegua nel suo ineluttabile declino, che non preoccupa la gerontocrazia al potere perché il declino o addirittura la fine avverrà dopo la loro morte. Purtroppo le vite individuali sono troppo brevi perché si possano far carico davvero della vita o della morte della società che al momento governano. E se fosse proprio qui il male oscuro del nostro”.

(Umberto Galimberti)



Alessandro Mannarino

 Adesso vorrei parlare di una causa che ho molto a cuore, che è la causa dei cammelli nel deserto, nel deserto ogni giorno,migliaia forse milioni di cammelli vengono sfruttati, frustrati, fatti lavorare a ritmi massacranti… Pur essendo animali molto forti, di indole coraggiosa, non riescono a ribellarsi ai propri sfruttatori… Ecco, la scienza ci dice che i cammelli hanno degli occhi particolari che gli fanno vedere chi li sfrutta 10 volte più grande di quello che in realtà è.”

— Alessandro Mannarino




Fabrizio De André

 Anche se il nostro maggio

ha fatto a meno del vostro coraggio

se la paura di guardare

vi ha fatto chinare il mento

se il fuoco ha risparmiato

le vostre Millecento

anche se voi vi credete assolti

siete lo stesso coinvolti.


E se vi siete detti

non sta succedendo niente,

le fabbriche riapriranno,

arresteranno qualche studente

convinti che fosse un gioco

a cui avremmo giocato poco

provate pure a credevi assolti

siete lo stesso coinvolti.


Anche se avete chiuso

le vostre porte sul nostro muso

la notte che le pantere

ci mordevano il sedere

lasciamoci in buonafede

massacrare sui marciapiedi

anche se ora ve ne fregate,

voi quella notte voi c'eravate.


E se nei vostri quartieri

tutto è rimasto come ieri,

senza le barricate

senza feriti, senza granate,

se avete preso per buone

le "verità" della televisione

anche se allora vi siete assolti

siete lo stesso coinvolti.


E se credente ora

che tutto sia come prima

perché avete votato ancora

la sicurezza, la disciplina,

convinti di allontanare

la paura di cambiare

verremo ancora alle vostre porte

e grideremo ancora più forte

per quanto voi vi crediate assolti

siete per sempre coinvolti,

per quanto voi vi crediate assolti

siete per sempre coinvolti.


(Canzone del Maggio, Fabrizio De Andrè)




Sandro Pertini

 “Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...]


Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io.”


(da un'Intervista a Sandro Pertini)