mercoledì 16 agosto 2023

Charles Bukowski

 Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.

Altrimenti, non cominciare mai.

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.

Ciò potrebbe significare perdere fidanzate, mogli, parenti, impieghi e forse la tua mente.


Fallo fino in fondo.

Potrebbe significare non mangiare per 3 o 4 giorni.

Potrebbe significare gelare su una panchina del parco.

Potrebbe significare prigione,

Potrebbe significare derisione, scherno, isolamento.

L’isolamento è il regalo, le altre sono una prova della tua resistenza, di quanto tu realmente voglia farlo.


E lo farai a dispetto dell’emarginazione e delle peggiori diseguaglianze.

E ciò sarà migliore di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.


Non esiste sensazione altrettanto bella.


Sarai solo con gli Dei.

E le notti arderanno tra le fiamme.

Fallo, fallo, fallo. FALLO!

Fino in fondo, fino in fondo.

Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta.

È l’unica battaglia giusta che esista.


Charles Bukowski



Charles Bukowski

 "Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura. Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente staccano, si stancano: lascio perdere. Sono educato. Faccio segno di sì. Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno. Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta a una specie di piatto di tagliatelle spirituali. Non importa. Il mio cervello si chiude. Ascolto. Rispondo. E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono.”

-Charles Bukowski



Charles Bukowski

 Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole: ho passato gran parte della mia vita a non dire le cose che volevo dire, e me ne sono pentito. La nostra natura ci impone di mandare messaggi subliminali, comunicare con i gesti, perchè abbiamo paura di esporci per come siamo. Anche a noi stessi. Quando tutto sarà finito sono sicuro che mi verrà concesso un minuto per ripensare a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito, e rimpiangerò gli obiettivi che ho abbandonato perchè il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli.


Charles Bukowski



Charles Bukowski

 Lo stile è una risposta a tutto.

Un nuovo modo di affrontare un giorno noioso o pericoloso

fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile.

Fare una cosa pericolosa con stile è ciò che io chiamo arte.

Boxare può essere arte.

Amare può essere arte.


Aprire una scatola di sardine può essere arte.

Non molti hanno stile.

Non molti possono mantenere lo stile.

Ho visto cani con più stile degli uomini,

Sebbene non molti cani abbiano stile.

I gatti ne hanno in abbondanza.


Quando Hemingway si è fatto saltare le cervella con un fucile, quello era stile.

Alcune persone ti insegnano lo stile.

Giovanna d'Arco aveva stile.

Giovanni il Battista.

Gesù

Socrate.

Cesare.

García Lorca.

In cella ho conosciuto uomini con stile.

Ho conosciuto più uomini con stile in prigione che fuori.

Lo stile è una differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto.

Sei aironi tranquilli in uno specchio d'acqua o tu, nuda, mentre esci dal bagno senza

vedermi.


Charles Bukowski



martedì 15 agosto 2023

Film stasera in TV

 Stasera, alle 21.25 su RaiUno sarà trasmesso "Il Gattopardo", film del 1963 diretto da Luchino Visconti.

Con Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Romolo Valli, Paolo Stoppa, Rina Morelli.



Grazia Deledda

 “La vita passa e noi la lasciamo passare come l’acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca".

Grazia Deledda,  Canne al vento




Grazia Deledda

 Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.

Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.

Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.

Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.

Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.

Noi siamo sardi.”


Grazia Deledda  (Nuoro, 28 settembre 1871– Roma, 15 agosto 1936)