《La paura va addomesticata. Bisogna allenarsi a non lasciarsi andare. Bisogna ragionare con la morte, capire se quello che stiamo facendo vale la pena di farlo. Non ha senso vivere da vigliacchi, io sono perfettamente cosciente del rischio e della sovraesposizione soprattutto in certi momenti, specialmente come quello di ora. Epperò io non riuscirei a vivere in un altro posto sapendo che sono andato via per codardia. La paura ce l’hai quando noti un movimento strano, una macchina che non dovrebbe trovarsi lì… Ecco ci sono momenti in cui sento forte il timore e la lingua, per reazione, mi diventa amara. Ma non mollo, penso a tutto quello che bisogna fare e vado avanti.
Sono rimasto in Calabria perché ho sempre pensato e sognato, con il sostegno di tutte le persone perbene, di poter cambiare il destino di questa terra. Nel mio piccolo ho sempre sognato di poter contribuire a fare il possibile perché un giorno si possa finalmente dire che la priorità in Calabria non è la ‘ndrangheta che toglie la libertà, controlla il battito cardiaco e soffoca la regione》.
Nicola Gratteri, Procuratore distrettuale di Catanzaro