mercoledì 12 luglio 2023

Milan Kundera

 “Gli uomini che inseguono una moltitudine di donne possono facilmente essere distinti in due categorie. Gli uni cercano in tutte le donne la donna dei loro sogni, un’idea soggettiva e sempre uguale. Gli altri sono mossi dal desiderio di impadronirsi dell’infinita varietà del mondo femminile oggettivo. L’ossessione dei primi è lirica: nelle donne essi cercano se stessi, il proprio ideale, e sono sempre e continuamente delusi perchè l’ideale, com’è noto, è ciò che non è mai possibile trovare. Poichè la delusione che li spinge da una donna all’altra dà alla loro incostanza una sorta di scusa romantica, molte donne sentimentali sono commosse dalla loro ostinata poligamia. L’altra ossessione è un’ossessione epica e in essa le donne non trovano nulla di commovente: l’uomo non proietta sulle donne alcun ideale soggettivo, perciò ogni cosa lo interessa e nulla può deluderlo. E proprio questa incapacità di rimanere delusi ha in sé qualcosa di scandaloso. Agli occhi della gente, l’ossessione del donnaiolo epico appare senza riscatto (senza il riscatto della delusione). Poichè il donnaiolo lirico insegue sempre lo stesso tipo di donna, nessuno si accorge che egli cambia amante; gli amici gli causano continui malintesi, perchè non sono capaci di distinguere le sue amiche e le chiamano tutte con lo stesso nome. Nella loro caccia alla conoscenza, i donnaioli epici (e a questa categoria appartiene ovviamente Tomàs) si allontanano sempre di più dalla bellezza femminile convenzionale, della quale si stancano presto, e finiscono irrimediabilmente per diventare dei collezionisti di curiosità.”

“L’insostenibile leggerezza dell’essere”, Milan Kundera



sabato 8 luglio 2023

Frida Kahlo

 Non ti chiedo di darmi un bacio.


Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato.


Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno, non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia, né di scrivermi niente di bello.


Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com’è andata la giornata, né di dirmi che ti manco. 


Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, né che ti preoccupi per me quando i miei animi sono a terra, e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi nelle mie decisioni.


Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti.


Non ti chiederò di fare niente, nemmeno di stare al mio fianco per sempre.


Perché se devo chiedertelo, non lo voglio più.


Frida Kahlo



domenica 2 luglio 2023

Hermann Hesse

 E ti dico ancora: qualunque cosa avvenga di te e di me, comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta d’aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello. Mai!” 

– Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro



Hermann Hesse

 "A lui, che in amore era ancora un ragazzo, e perciò incline a precipitarsi ciecamente e insaziabilmente nel piacere come in un abisso, ella insegnò a fondo la dottrina che non si ottiene piacere senza dare piacere, e che ogni gesto, ogni carezza, ogni contatto, ogni sguardo, ogni minima posizione del corpo ha il suo segreto, la cui scoperta avvia alla consapevole felicità.”

— Siddharta, Hermann Hesse



Hermann Hesse

 Di nient’altro viviamo, se non dei nostri poveri, belli, splendidi sentimenti: ogni sentimento cui facciamo torto è una stella che spegniamo.


(Hermann Hesse)



Sondaggio

 Ricorrono oggi l'anniversario della nascita di Hermann Hesse ( Calw - 2 luglio 1877) e l'anniversario della morte di Ernest Hemingway ( Ketchum - 2 luglio 1961).


Tra i due scrittori, chi preferite?


Hermann Hesse, Pellegrinaggio d’autunno

 Credo anch'io che la nostra vita e le nostre percezioni si sviluppino a partire da un groviglio di ricordi sommersi. Forse quello che chiamiamo anima non è se non l'insieme di questi oscuri detriti di ricordi.

(Hermann Hesse, Pellegrinaggio d’autunno)