Le persone vere spaventano. Per questo spesso rimangono sole. Perché sono sincere, sono oneste e quando vogliono dire qualcosa, lo dicono nel modo più vero che conoscono.
Margherita Hack
sabato 10 giugno 2023
Margherita Hack
Margherita Hack
C’è chi sogna di incontrare gli extraterrestri e non ha mai avuto un cane o un gatto e non sa che cosa ha perso, di quanto affetto e intelligenza sono capaci. Non conoscere e non amare gli animali è una grave perdita per la nostra stessa vita e felicità.
Margherita Hack
giovedì 8 giugno 2023
I trentatré nomi di Dio (Marguerite Yourcenar)
I trentatré nomi di Dio (Marguerite Yourcenar)
1. Mare al mattino
2. Rumore dalla
sorgente nelle
rocce sulle pareti di
pietra
3. Vento di mare
a notte
su un'isola
4. Ape
5. Volo triangolare
dei cigni
6. Agnello appena nato
bell'ariete
pecora.
7. Il tenero muso
della vacca
il muso selvaggio
del toro
8. Il muso
paziente
del bue
9. La fiamma rossa
nel focolare.
10. Il cammello
zoppo
che attraversò
la grande città
affollata
andando verso la morte.
11. L'erba
L'odore dell'erba.
12. (disegno suo, come tanti asterischi, stelline)
13. La buona terra
La sabbia e
la cenere
14. L'airone che ha
atteso tutta
la notte, intirizzito,
e che trova
di che placare la sua
fame all'aurora
15. Il piccolo pesce
che agonizza nella gola dell'
airone
16. La mano
che entra in
contatto
con le cose
17. La pelle - tutta la superficie del corpo
18. Lo sguardo
e quello che guarda
19. Le nove porte
della
percezione
20. Il torso
umano
21. Il suono di una viola o di un lauto indigeno
22. Un sorso
di una bevanda
fredda
o calda
23. Il pane
24. I fiori
che spuntano
dalla terra
a primavera
25. Sonno in un letto
26. Un cieco che canta
e un bambino invalido
27. Cavallo che
corre
libero
28. La donna
-- dei --
cani
29. I cammelli
che si abbeverano
con i loro piccoli
nel difficile wadi
30. Sole nascente
sopra un lago
ancora mezzo
ghiacciato
31. Il lampo
silenzioso
Il tuono
fragoroso
32. Il silenzio
fra due amici
33. La voce che viene
da est,
entra dall'orecchio
destro
e insegna una canto.
Marguerite Yourcenar
A volte si vive per anni con degli amici, è un'occasione rara. Altri amici vanno e vengono a seconda delle loro occupazioni o noi delle nostre. Alcuni stanno con noi mesi, giorni o solamente poche ore, ma ogni amicizia è una conquista durevole.
Credo del resto che l'amicizia, come l'amore, del quale ha un pò la stessa natura, possa paragonarsi a una figura di danza ben riuscita, ci vogliono molto slancio e molto controllo, molta energia e tanta delicatezza, molte parole e molti silenzi e soprattutto molto rispetto.
Marguerite Yourcenar
Marguerite Yourcenar
"La memoria delle donne somiglia a certi loro antichi tavolini da lavoro per cucire. Ci sono dei cassetti segreti: ce ne sono di chiusi da molto tempo che non si possono più aprire; ci sono dentro fiori secchi che sono ormai solo polvere di rose; e ci si ritrovano anche matasse imbrogliate, a volte qualche spillo”.
— Marguerite Yourcenar
giovedì 1 giugno 2023
Michela Marzano
"Quanto più la donna cerca di affermarsi come uguale in dignità, valore e diritti all'uomo, tanto più l'uomo reagisce in modo violento. La paura di perdere anche solo alcune briciole di potere lo rende volgare, aggressivo, violento. […] Si tratta di uomini che non accettano l'autonomia femminile e che, spesso per debolezza, vogliono controllare la donna e sottometterla al proprio volere. Talvolta sono insicuri e hanno poca fiducia in se stessi, ma, invece di cercare di capire cosa esattamente non vada bene nella propria vita, accusano le donne e le considerano responsabili dei propri fallimenti. Progressivamente, trasformano la vita della donna in un incubo. E, quando la donna cerca di rifarsi la vita con un altro, la cercano, la minacciano, la picchiano, talvolta l'uccidono. Paradossalmente, molti di questi delitti passionali non sono altro che il sintomo del "declino dell'impero patriarcale". Come se la violenza fosse l'unico modo per sventare la minaccia della perdita. Per continuare a mantenere un controllo sulla donna. Per ridurla a mero oggetto di possesso. Ma quando la persona che si ama non è altro che un oggetto, non solo il mondo relazionale diventa un inferno, ma anche l'amore si dissolve e sparisce.“
— Michela Marzano
Malamore, esercizi di resistenza al dolore
“L’accorato appello, a sostegno delle giovani donne che prima o poi accoglieranno nelle loro vite quei trentenni, è rivolto alle madri. Si potrebbe cominciare dal non essere particolarmente fiere di aver partorito (ormai molto tempo fa, tra l’altro) un figlio maschio. Non comunicare con le parole nè coi gesti che per la madre si tratta di un privilegio: addirittura non pensarlo. Considerare il fatto che si rifacciano il letto e raccolgano da terra i calzini non un gesto di generosità ma una semplice decenza. Che tirino l’acqua del wc dopo essere stati in bagno un obbligo; mostrare raccapriccio, fin da quando sono bambini per l’abitudine contraria a meno di non vivere in luoghi desertici e non raggiunti da un acquedotto. Non denigrare la fidanzata di turno perchè inaffidabile, poco gentile, non premurosa. Per nessun’altra ragione, comunque, mano che mai prendere informazioni sulle sue doti muliebri e mostrarsi interdette se la ragazza ha intenzione di stare via sei mesi per uno stage a Boston. Se va a stare da solo, ma tanto capita di rado, oltretutto gli affitti sono carissimi e il lavoro manca, se comunque va a vivere da solo non offrirsi di lavare e stirare la sua biancheria portata a sacchi due volte a settimana, meno che mai andarla a raccogliere a domicilio. Non svegliarlo la mattina al cellulare perchè non sente la sveglia, ha il sonno pesante. Non nascondere al marito le malefatte del figlio, non fare la parte di quella che tutto comprende e tutto risolve, quella che «non lo diciamo a papà», ma nemmeno lasciare che il marito - o il compagno, o il fidanzato, o chiunque sia- sia quello che gioca alla playstation e vede la partita in tv col figlio maschio così di divertono e sono proprio simpatici quei due mentre la madre, quella ropmiballe, sta di là in cucina sempre a lamentarsi e la sorella rifà i letti e scrive un diario perchè non può uscire la sera. Ecco, ripartirei da qui. Poi magari tra una trentina d’anni vediamo anche di fare una legge contro i maltrattamenti domestici, contro la violenza dentro casa, uomini che schiavizzano e segregano e picchiano le donne. Semmai però, se proprio serve, perchè tanto sarebbe di certo inutile, a quel punto.”
—Concita De Gregorio, “Malamore”