martedì 28 marzo 2023

Marc Chagall (Lëzna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985)

 Se ogni vita va inevitabilmente verso la fine, dobbiamo, durante la nostra, colorarla, con i nostri colori di amore e di speranza...Forse in questa Casa verranno i giovani e i meno giovani a cercare un'ideale di fraternità e d'amore, così come i miei colori e le mie linee l'hanno sognato...Forse non ci saranno più nemici...E tutti, qualsiasi religione abbiano, potranno venirvi e parlarvi di questo sogno, lontano dalle malvagità e dall'eccitazione...E' possibile questo sogno? Ma nell'arte come nella vita, tutto è possibile se, alla base , c'è l'Amore"

(Dal discorso inaugurale del Museo pronunciato da Marc Chagall il 7 luglio 1973, giorno del suo compleanno)



Virginia Woolf

 Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.

- Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé



Virginia Woolf

 "Per secoli le donne hanno avuto la funzione di specchi dal potere magico e delizioso di riflettere la figura dell’uomo ingrandita fino a due volte le sue dimensioni normali. Senza quel potere la terra forse sarebbe ancora tutta giungla e paludi. Le glorie di tutte le nostre guerre sarebbero sconosciute. Staremmo ancora a graffiare la sagoma di un cervo sui resti di ossa di montone e a barattare selci con pelli di pecora o con qualsiasi semplice ornamento attraesse il nostro gusto non sofisticato. Non sarebbero mai esistiti Superuomini o Figli del Destino. Lo Zar o il Kaiser non avrebbero mai portato corone sul capo né le avrebbero perdute. Quale che sia l’uso che se ne fa nelle società civili, gli specchi sono indispensabili ad ogni azione violenta od eroica. E’ questa la ragione per la quale sia Napoleone che Mussolini insistono con tanta enfasi sulla inferiorità delle donne, perché, se queste non fossero inferiori, verrebbe meno la loro capacità di ingrandire. Ciò serve a spiegare in parte la necessità che tanto spesso gli uomini hanno delle donne. E serve anche a spiegare perché gli uomini diventano così inquieti quando vengono criticati da una donna; e come sia impossibile per una donna dire loro questo libro è brutto, questo dipinto è debole, o qualunque altra cosa, senza procurargli molto più dolore e suscitare molta più rabbia di quanta non ne susciterebbe un uomo che facesse la stessa critica.Perché se lei comincia a dire la verità, la figura nello specchio si rimpicciolisce; la capacità maschile di adattarsi alla vita viene sminuita. Come farebbe lui a continuare ad emettere giudizi, a civilizzare indigeni, a promulgare leggi, a scrivere libri, a vestirsi elegante e pronunciare discorsi nei banchetti, se non fosse più in grado di vedere se stesso, a colazione e a cena, ingrandito almeno due volte la stessa taglia? A questo pensavo, mentre riducevo il pane in briciole e giravo il caffè e di tanto in tanto guardavo la gente che passava per strada."


Virginia Woolf, Una stanza tutta per sè



lunedì 27 marzo 2023

Gianni Minà

 《Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell'isolamento, della solitudine. Persone capaci di raccontare storie, di mostrare visioni altre. E inevitabilmente hanno acceso la mia curiosità, perché, come diceva il mio amico Eduardo Galeano, capace di raccontare la storia dell'America Latina attraverso racconti ironici e apparentemente non importanti, fatti di cronaca, 'il cammino si fa andando', non sai mai dove queste storie ti possano portare. E' il bello della vita, tutto sommato》.

Gianni Minà (Torino, 17 maggio 1938 – Roma, 27 marzo 2023)



Giornata Mondiale del Teatro

 《Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola》.

Marcello Mastroianni



Giornata Mondiale del Teatro

 《C'è un momento della mia infanzia che spesso mi ritorna in mente. Sto giocando con delle compagne di scuola sul balcone e sento mio padre che parla con la mamma: "è ora che Franca incominci a recitare, ormai è grande". Avevo tre anni》.


Franca Rame



Ivano Marescotti

 «La mia carriera non solo è iniziata per caso, ma pure molto in ritardo! Finito il liceo artistico, mi ero iscritto alla facoltà di Architettura, poi vengo assunto come impiegato nell’ufficio di Urbanistica nel Comune di Ravenna, mi occupavo del piano regolatore, un lavoro che ho svolto fino all’età di 35 anni. Nel 1981, un mio amico mi propone di sostituirlo in uno spettacolo e mi chiedo ancora perché avesse pensato proprio a me, dato che non avevo alcuna esperienza scenica. Senza arte, né parte, senza conoscere il mestiere dell’attore, ho deciso di licenziarmi e di accettare questa avventura che, all’inizio, si prospettava come una occasione unica in tutti i sensi. Abbandonavo il certo per l’incerto assoluto, non sapevo dove sarei finito e non potrei consigliare a nessuno di compiere una scelta del genere, così radicale...[...] Non avevo mai recitato in vita mia e, per affrontare un mestiere da zero, ci vuole stomaco forte, pelo sul cuore e anche tanto cu...». 

 

- Ivano Marescotti (Bagnacavallo, 4 febbraio 1946 – Ravenna, 26 marzo 2023)