mercoledì 22 marzo 2023

Franco Battiato

 “E’ una canzone che ha un quid insondabile di ispirazione. C’è una grande differenza tra il comporre canzoni come mestiere e avere ispirazioni. La Cura è una di quelle che è arrivata come da una cellula superiore. È arrivata come una piccola luce a toccarmi e mi è bastata per scrivere questo pezzo. Il testo poi lo abbiamo scritto a quattro mani con Sgalambro, però la cellula è stata di amore veramente universale”.

- Franco Battiato, su " La cura"



Johann Wolfgang Goethe

 "Da dove siamo nati?",  poesia che Johann Wolfgang Goethe scrisse  in una lettera indirizzata a Charlotte von Stein.



Johann Wolfgang von Goethe

 Condividiamo spesso il nostro mondo interiore, con la pretesa che una massa di analfabeti sappia leggerlo.


Johann Wolfgang von Goethe, I dolori del giovane Werther



Johann Wolfgang von Goethe

 "Quelle sostanze che, incontrandosi, subito si compenetrano e si influenzano reciprocamente, le chiamiamo affini. Nel caso degli alcali e dei sali, che , seppur opposti, e forse proprio perché opposti, si cercano e si associano col massimo vigore, modificandosi e formando insieme un nuovo corpo, questa affinità è palese. […] Bisogna vedere in azione davanti ai propri occhi queste sostanze all’apparenza inerti, e tuttavia intimamente sempre disposte, ed osservare con partecipazione il loro cercarsi, attirarsi, distruggersi, divorarsi, consumarsi, e poi il loro riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova, inattesa.”

— Johann Wolfgang von Goethe, Le affinità elettive



martedì 21 marzo 2023

Alda Merini

 La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.

E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.

Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,

di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.

Non ci esponiamo mai.

Perché ci manca la forza di essere uomini,

quella che ci fa accettare i nostri limiti,

che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, 

in forza appunto.

 Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.

Mi piacciono i barboni.

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,

sentire gli odori delle cose,

catturarne l’anima.

Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.

Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.


-Alda Merini



Alda Merini

 A tutti i giovani raccomando: 

aprite i libri con religione, 

non guardateli superficialmente,

perché in essi è racchiuso 

il coraggio dei nostri padri. 

E richiudeteli con dignità

quando dovete occuparvi di altre cose.

Ma soprattutto amate i poeti.

Essi hanno vangato per voi la terra

per tanti anni, non per costruivi tombe,

o simulacri, ma altari.

Pensate che potete camminare su di noi

come su dei grandi tappeti

e volare oltre questa triste realtà

quotidiana.


da "La vita facile"- Alda Merini





lunedì 20 marzo 2023

Alda Merini

 Sono nata il ventuno a primavera

ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenar tempesta.

Così Proserpina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera.


- Alda Merini, Sono nata il ventuno a primavera, contenuta nella raccolta Vuoto d’amore (Einaudi, 1991).