domenica 28 agosto 2022

Luca Serianni

 《Quello dell’analfabetismo di ritorno è un problema generale che non riguarda solo l’Italia.

Farei, tuttavia, una distinzione: 40-50 anni fa il problema era relegato alla scarsa istruzione di base e molti non arrivavano a completare il ciclo dell’obbligo. Oggi, invece, il problema è diverso e legato alla sollecitazione che avviene su vari piani, come internet e social media che non hanno in sé un valore negativo, ma favoriscono una dispersione e una mancanza di concentrazione.

[...]

Uno dei problemi della scuola è insegnare la concentrazione su un testo di qualunque tipo.

Tuttavia è difficile acquisire un rapporto culturale reale e duraturo se non c’è attenzione ai dati di partenza, siano essi giuridici, letterari, scientifici. Il problema della dispersione e della distrazione è abbastanza centrale.


[...]

La forbice si è molto dilatata: c’è una minoranza di giovani estremamente preparati e con un senso critico straordinario, superiore a quello che si poteva avere anche nelle parti più avanzate dei giovani di 50 anni fa. Però nello stesso tempo c’è un rischio abbastanza alto di analfabetismo di ritorno. Il problema è avvicinare le due lame, quella bassa a quella alta》.

Luca Serianni



Greta Thunberg

 《Ho l’Asperger e questo significa che sono diversa dalla norma. A scuola ero sempre sola, senza amici, mi sedevo in un angolo. A casa lo stesso, stavo male, avevo un disturbo alimentare.


Tutto è passato ora, perché ho capito qual è la mia strada.


Non sono la bambina arrabbiata che urla davanti ai leader mondiali, non sono come alcuni media mi rappresentano, sono una ragazza timida, studiosa, una nerd che ha a cuore il presente e il futuro del Pianeta e dunque anche il mio.


Ho trovato uno scopo in un mondo che spesso sembra vuoto e senza significato a così tante persone. Quando gli haters se la prendono per il tuo aspetto e la tua differenza, significa che non sanno dove andare. E tu sai che stai vincendo》.


Greta Thunberg




sabato 27 agosto 2022

Goethe , Le affinità elettive

 Quelle sostanze che, incontrandosi, subito si compenetrano e si influenzano reciprocamente, le chiamiamo affini. Nel caso degli alcali e dei sali, che , seppur opposti, e forse proprio perché opposti, si cercano e si associano col massimo vigore, modificandosi e formando insieme un nuovo corpo, questa affinità è palese. […] Bisogna vedere in azione davanti ai propri occhi queste sostanze all’apparenza inerti, e tuttavia intimamente sempre disposte, ed osservare con partecipazione il loro cercarsi, attirarsi, distruggersi, divorarsi, consumarsi, e poi il loro riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova, inattesa.”

— Johann Wolfgang von Goethe, Le Affinità Elettive



giovedì 25 agosto 2022

Stefano Benni

 Ho sempre preferito i draghi agli eroi che li uccidono, perché il drago fa sempre il suo lavoro: gli danno una bella signorina, fa la guardia, arriva un ‘cretino’ esagitato con lo scudo fatato e la spada, che parte favoritissimo, raccomandato. E poi c’è il drago. Ma secondo me la principessa stava benissimo col drago.


Il drago cos’era? Un carabiniere, una guardia del corpo, per la principessa. L’eroe arriva lì e ha l’alibi: vuole il tesoro e la ragazza, e per questo ammazza il drago. C’è un racconto molto bello di Laforgue, dove Andromaca, quando viene ammazzato il drago, dice: «Ma io lo amavo». Questo è il ribaltamento della paura."


- Stefano Benni



Umberto Saba

 E tutto seppe, e non se stessa, amare.


Umberto Saba



mercoledì 24 agosto 2022

Umberto Saba

 Ma l’amore, l’amore vero, l’amore intero, vuole una cosa e l’altra; vuole la fusione perfetta della sensualità e della tenerezza: anche per questo è raro.

Umberto Saba, da Scorciatoie e raccontini



Le parole di Mika contro il bullismo

《Quando ero vittima dei bulli resistevo grazie a un pensiero fisso: un giorno questi che adesso mi perseguitano verranno ad applaudirmi ai concerti. Beh, è successo. La differenza fa paura a tutti, ma la differenza è l’unica qualità che può darti una chance, una opportunità di successo nella vita, al di fuori della scuola.

[...] Quando da bambino ti attaccano pensi che non puoi reagire, perché se reagisci quelle cose diventano ancora più grandi….io usavo quegli insulti, li trasformavo in musica, li mettevo nei miei disegni».
- Mika