Il desiderio è la brama di consumare.
Di assorbire, divorare, ingerire e digerire – di annichilire.
Per contro, l’amore è il desiderio di prendersi cura e di preservare l’oggetto della propria cura.
Un impulso centrifugo, a differenza del desiderio che è centripeto: un impulso a espandersi, a fuoriuscire, a protendersi all’esterno.
Se il desiderio vuole consumare, l’amore vuole possedere.
Forse parlare di desiderio, oggi, è eccessivo.
Come per lo shopping: oggigiorno chi va per negozi non compra per soddisfare un desiderio, ma semplicemente per togliersi una voglia.
Ci vuole tempo per seminare, coltivare e nutrire il desiderio.
Il desiderio ha bisogno di tempo per germogliare, crescere e maturare…
Quando è pilotata dalla voglia, la relazione tra due persone segue il modello dello shopping.
Al pari di altri prodotti di consumo, è fatta per essere consumata sul posto ed essere usata una sola volta.
Innanzi tutto e perlopiù, la sua essenza è quella di potersene disfare senza problemi.”
- Zygmunt Bauman, Amore liquido