venerdì 1 luglio 2022

Oriana Fallaci

 Qualsiasi cosa è vera solo in parte, falsa solo in parte, e il giusto e l'ingiusto si mischiano, e coloro che rispetti possono deluderti, coloro che disprezzi possono commuoverti.


— Oriana Fallaci, Niente e così sia



giovedì 30 giugno 2022

Oriana Fallaci

 "Cresci placidamente nel rumore degli altri, ricordati che la pace può esistere solo nel tuo silenzio, non ti arrendere mai, ma va' d'accordo con tutti. 

Esponi la tua verità in modo serio e tranquillo.

Ascolta il parere altrui con cuore aperto e liberamente anche se gli altri sono più stupidi e ignoranti di te".


"Niente e così sia", Oriana Fallaci



Oriana Fallaci

 "A restare incinte, a morire partorendo e abortendo o non abortendo siamo noi donne, che vi piaccia o meno. Abbiamo sfidato per millenni il vostro inferno e lo faremo ancora".

Oriana Fallaci in una puntata del programma " AZ: un fatto, come e perché " 1976.



Giacomo Leopardi

 “Il piacere umano […] si può dire che è sempre futuro, non è se non futuro, consiste solo nel futuro. L'atto proprio del piacere non si dà. Io spero un piacere, e questa speranza in moltissimi casi si chiama piacere.”


Giacomo Leopardi, gennaio 1821 , Zibaldone




martedì 28 giugno 2022

Il sabato del villaggio

 XXV


IL SABATO DEL VILLAGGIO


La donzelletta vien dalla campagna,

In sul calar del sole,

Col suo fascio dell’erba; e reca in mano

Un mazzolin di rose e di viole,

Onde, siccome suole,

Ornare ella si appresta

Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.

Siede con le vicine

Su la scala a filar la vecchierella,

Incontro là dove si perde il giorno;

E novellando vien del suo buon tempo,

Quando ai dì della festa ella si ornava,

Ed ancor sana e snella

Solea danzar la sera intra di quei

Ch’ebbe compagni dell’età più bella.

Già tutta l’aria imbruna,

Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre

Giù da’ colli e da’ tetti,

Al biancheggiar della recente luna.

Or la squilla dà segno

Della festa che viene;

Ed a quel suon diresti

Che il cor si riconforta.

I fanciulli gridando

Su la piazzuola in frotta,

E qua e là saltando,

Fanno un lieto romore:

E intanto riede alla sua parca mensa,

Fischiando, il zappatore,

E seco pensa al dì del suo riposo.

 

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,

E tutto l’altro tace,

Odi il martel picchiare, odi la sega

Del legnaiuol, che veglia

Nella chiusa bottega alla lucerna,

E s’affretta, e s’adopra

Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.

 

Questo di sette è il più gradito giorno,

Pien di speme e di gioia:

Diman tristezza e noia

Recheran l’ore, ed al travaglio usato

Ciascuno in suo pensier farà ritorno.

 

Garzoncello scherzoso,

Cotesta età fiorita

E’ come un giorno d’allegrezza pieno,

Giorno chiaro, sereno,

Che precorre alla festa di tua vita.

Godi, fanciullo mio; stato soave,

Stagion lieta è cotesta.

Altro dirti non vo’; ma la tua festa

Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.


Piazza Sabato del villaggio, Recanati



Giacomo Leopardi

 " Nulla è più raro al mondo, che una persona abitualmente sopportabile. "


-Leopardi, Pensieri LXXVI




Giacomo Leopardi

 Autografo de "L' infinito" di Giacomo Leopardi,  Biblioteca Nazionale di Napoli.