Non sei un cattivo essere umano, non ti mancano nemmeno intelletto e cultura, hai tutto quello che serve per essere ben considerato in società. Inoltre, conosco il tuo cuore e so che ce ne sono pochi di migliori, ma comunque sei irritante e insopportabile, ed è praticamente impossibile viverti accanto.
Tutte le tue buone qualità sono oscurate dalla tua super-intelligenza e diventano inutili al mondo principalmente per la tua ansia rabbiosa di voler sapere tutto meglio degli altri; di voler migliorare e gestire tutto ciò che non puoi controllare. Facendo così riesci ad amareggiare tutte le persone che ti stanno accanto, dato che a nessuno va di sentirsi illuminato o spinto a migliorare in questo modo forzato, meno che mai da un individuo insignificante quale sei tu; nessuno sopporta di sentirsi rimproverato da te - che peraltro riveli ancora così tante debolezze personali - e meno che mai con quei modi antipatici o con quei toni oracolari, proclami che questo è così e quell'altro colà, senza neanche prendere in considerazione un'obiezione.
Se fossi un po' meno come sei, saresti soltanto ridicolo, ma siccome tu sei tu, sei solo parecchio fastidioso."
Johanna Schopenhauer
Lettera al figlio Arthur, 6 novembre 1807