La tesi di laurea, diversamente dagli esami, è un’esperienza che impegna non solo l’intelligenza, ma l’intera struttura della personalità, che in quelle pagine si mette in gioco e le firma.
Oggi le tesi che concludono la laurea triennale perlopiù non superano le trenta pagine, che spesso non sono neppure lette (e gli studenti lo sanno). Alcune università hanno addirittura prescritto che dette tesi non devono superare le 27.000 battute, spazi compresi. E così la tesi diventa un fatto burocratico, assolto senz’anima, quando invece gli studenti, dopo tre anni di studi, l’anima vorrebbero mettercela, per sapere, prima che dai loro professori, per se stessi, chi sono e cosa sono diventati dopo tre anni di studi e una trentina di esami.»
- Umberto Galimberti (La parola ai giovani)