domenica 25 aprile 2021

25 Aprile

 Mamma adorata,


quando riceverai la presente sarai già straziata dal dolore. Mamma, muoio fucilato per la mia idea. Non vergognarti di tuo figlio, ma sii fiera di lui. Non piangere Mamma, il mio sangue non si verserà invano e l'Italia sarà di nuovo grande. Da Dita Marasli di Atene potrai avere i particolari sui miei ultimi giorni.


Addio Mamma, addio Papà, addio Marisa e tutti i miei cari; muoio per l'Italia. Ricordatevi della donna di cui sopra che tanto ho amata. Ci rivedremo nella gloria celeste.


Viva l'Italia libera!


Achille


— Achille Barilatti, partigiano delle Marche, giustiziato a ventidue anni




25 Aprile

 È corpo vivo che richiede azioni, libere azioni, perchè la vita lo mantenga in salute nel quotidiano. Il 25 aprile non è desueto, non è da abolire, è da rinnovare ogni giorno.


Vinicio Capossela




25 Aprile

 “25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita. C’è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi.”

 Enzo Biagi



25 Aprile

 Avremmo potuto fare un monumento alla Resistenza, ma io so che non abbiamo bisogno di monumenti per ricordare i nostri fratelli e padri e nonni, il vero monumento è dentro di noi, E’ LA NOSTRA LIBERTA’.”

— Stefano Benni



25 Aprile

 "La Resistenza è stata la cosa più importante che io abbia mai fatto nella vita".

-Renata Viganò



25 Aprile

 11 aprile 1944


Ai miei cari figli,


quando voi potrete forse leggere questo doloroso foglio, miei cari e amati figli, forse io non sarò più fra i vivi.


Questa mattina alle 7 mentre mi trovavo ancora a letto sentii chiamare il mio nome. Mi alzai subito. Una guardia aprì la porta della mia cella e mi disse di scendere che ero atteso sotto. Discesi, trovai un poliziotto che mi attendeva, mi prese su di una macchina e mi accompagnò al Tribunale di Guerra di Via Lucullo n. 16. Conoscevo già quella triste casa per aver avuto un altro processo il 29 febbraio scorso quando fui condannato a 15 anni di prigione. Ma questa condanna non soddisfece abbastanza il comando tedesco il quale mandò l'ordine di rifare il processo. Così il processo, se tale possiamo chiamarlo, ebbe luogo in dieci minuti e finì con la mia condanna alla fucilazione.


Il giorno stesso ho fatto la domanda di grazia, seppure con repulsione verso questo straniero oppressore. Tale suprema rinuncia alla mia fierezza offro in questo momento d'addio alla vostra povera mamma e a voi, miei cari disgraziati figli.


Amatevi l'un l'altro, miei cari, amate vostra madre e fate in modo che il vostro amore compensi la mia mancanza. Amate lo studio e il lavoro. Una vita onesta è il migliore ornamento di chi vive. Dell'amore per l'umanità fate una religione e siate sempre solleciti verso il bisogno e le sofferenze dei vostri simili. Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici e qualche volta con la vita. Una vita in schiavitù è meglio non viverla. Amate la madrepatria, ma ricordate che la patria vera è il mondo e, ovunque vi sono vostri simili, quelli sono i vostri fratelli.


Siate umili e disdegnate l'orgoglio; questa fu la religione che seguii nella vita.


Forse, se tale è il mio destino, potrò sopravvivere a questa prova; ma se così non può essere io muoio nella certezza che la primavera che tanto io ho atteso brillerà presto anche per voi. E questa speranza mi dà la forza di affrontare serenamente la morte".


— 


Pietro Benedetti, da Lettere di condannati a morte della resistenza italiana




25 Aprile

 “Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.”


—  Bertold Brecht