Più che femminista amo definirmi umanista; perchè amo, senza alcuna distinzione, l'intera umanità.
- Meryl Streep
Più che femminista amo definirmi umanista; perchè amo, senza alcuna distinzione, l'intera umanità.
- Meryl Streep
Donne mie che siete pigre, angosciate, impaurite, sappiate che se volete diventare persone e non oggetti, dovete fare subito una guerra dolorosa e gioiosa, non contro gli uomini, ma contro voi stesse che vi cavate gli occhi con le dita per non vedere le ingiustizie che vi fanno. Una guerra grandiosa contro chi vi considera delle nemiche, delle rivali, degli oggetti altrui; contro chi vi ingiuria tutti i giorni senza neanche saperlo, contro chi vi tradisce senza volerlo, contro l’idolo donna che vi guarda seducente da una cornice di rose sfatte ogni mattina e vi fa mutilate e perse prima ancora di nascere, scintillanti di collane, ma prive di braccia, di gambe, di bocca, di cuore, possedendo per bagaglio solo un amore teso, lungo, abbacinato e doveroso(il dovere di amare ti fa odiare l’amore, lo so), un’amore senza scelte, istintivo e brutale.
Da questo amore appiccicoso e celeste dobbiamo uscire, donne mie, stringendoci fra noi per solidarietà di intenti, libere infine di essere noi intere, forti, sicure, donne senza paura.
(Dacia Maraini)
Ho pianto perché il processo grazie al quale sono divenuta donna è stato doloroso.
Ho pianto perché non sono più una bambina con la fede cieca di una bambina.Corri, bambina, corri…
tu che hai buona la testa,
le gambe e il cuore.
Corri senza rallentare davanti agli ostacoli, alla stanchezza, alla nostalgia (che pure talvolta ti coglie) del tempo della lentezza e della protezione.
Corri per arrivare dove avevi deciso,
per soddisfare il tuo sogno
e la tua ambizione.
La modestia, la rinuncia alle proprie ambizioni, se pure riuscirono, segretamente, a nutrirle,
fu il connotato delle donne delle generazioni che ti hanno preceduto, donne educate alla modestia e alla rassegnazione,
a mettersi al servizio dell’ ambizione del maschio della famiglia,
fosse il marito, il fratello, il figlio.
Tu sei diversa, tu hai deciso di arrivare dove ti sei proposta.
Tra le donne che oggi hanno successo, molte portano nomi illustri.
Hanno successo, dunque, per diritto ereditario.
Tu non hai un nome illustre,
né una famiglia importante alle spalle, ma hai buona la testa, le gambe e il cuore.
E hai diritto a correre,
e ad arrivare prima se la corsa non sarà truccata.
Noi, della generazione che è venuta prima di te,
una generazione
che si è impegnata nella corsa,
che spesso ha vinto,
che più spesso ha perso,
ti daremo una mano,
se ce la chiederai.
Ma tu devi sapere
che hai diritto
a una corsa non truccata,
che hai diritto al successo.
Miriam Mafai
Se le mogli non riuscivano ad avere figli era solo colpa loro ed erano donne mancate. Se le donne diventavano madri senza essere sposate erano disonorate e i genitori cacciavano di casa. Se le donne non volevano quel figlio e tentavano clandestinamente di interrompere la gravidanza potevano morire. Le mogli allevavano da sole i figli ma la patria potestà era del marito. Il solo scopo delle donne era essere madri rinunciando ad essere donne. Il rapporto delle donne con la maternità è sempre stato gestito e approvato da leggi, idee, paure, maschili. Ma le donne molto hanno ottenuto e ancora più sognano. Vorrebbero, alla rinfusa: essere persone prima che madri; scegliere di essere o non essere madri; accedere alle tecniche di inseminazione eterologa; essere aiutate sin dall’adolescenza a non trovarsi madri per puro caso; essere madri di quanti figli desiderano senza dover rinunciare alla carriera o scegliere di rinunciarci per essere del tutto madri; avere accanto un uomo-padre come loro sono donna-madre, malgrado il lavoro e l’organizzazione domestica; essere madri di figli maschi e saperli far crescere affinché imparino ad amare, rispettare, aiutare le donne della loro vita; essere madri di figlie femmine che imparino a rispettare il proprio corpo, la propria intelligenza, il proprio valore, impedendo a chiunque di irriderle perché in grado di star sedute sulla propria fortuna.
Natalia Aspesi
Certo, ho pochi amici, ma quei pochi sono veri. Me li sono scelti. Quanta gente incontriamo nella vita e quanta ce ne lasciamo indietro. Sono pochi perché in un modo o nell'altro riescono sempre a ferirmi, o a tradirmi: ed esser traditi in amicizia è molto peggio che esser traditi in amore.
— Anna Magnani
"I tempi felici sono brevi. A sommarne gli attimi in una vita, non fanno una settimana. Eppure, la vita è bella lo stesso".
Anna Magnani