venerdì 22 gennaio 2021

Edvard Munch

 "La mia arte è in realtà una confessione fatta spontaneamente,un tentativo di chiarire a me stesso in che relazione sto con la vita. Fondamentalmente una specie di egoismo, ma non perdo la speranza che grazie ad essa riuscirò ad aiutare altri a vedere più chiaro."

Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Oslo, 23 gennaio 1944) 








Édouard Manet

 Ho passato tutta la vita a provare.

Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883)








Giorgio Gaber

Io non lo so
 se sia il destino
 oppure il caso 
ma in questi tempi 
così ostili e incerti
 mi prende l’innocente 
e un po’ ambizioso
 proposito di amarti.

Giorgio Gaber



Antonio Gramsci

 “Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l’accorgerti che ha un po’, o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.”

— Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti



giovedì 21 gennaio 2021

Stasera in tv

 Alle 21.20 su Rai3 andrà in onda in prima  visione assoluta "Il disertore",  film drammatico del 2020, diretto da Florian Gallenberger, basato sul romanzo postumo di Sigefried Lenz. 


Sigefried Lenz  scrisse il libro nel 1951 ma l’editore si rifiutò di pubblicarlo perché la storia era troppo controversa. Nel 2016, due anni dopo la morte dello scrittore, il romanzo è stato finalmente pubblicato.



Giorgio Gaber

 Il desiderio è la cosa più importante è un'attrazione un po’ incosciente è l'affiorare di una strana voce che all'improvviso ti seduce è una tensione che non riesci a controllare ti viene addosso non sai bene come e quando e prima di capire sta già crescendo. Il desiderio è il vero stimolo interiore è già un futuro che in silenzio stai sognando è l'unico motore che muove il mondo.


Giorgio Gaber, Il desiderio




Non insegnate ai bambini

 Giorgio Gaber  - Non insegnate ai bambini


Un bambino risponde “grazie” perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.


Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno di te.


Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura. 


Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è “aiutami a fare da solo”. 


Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo più tardi di spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che possono diventare pericolose. Lui capirà.


Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la lettura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta. 


Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu. 


Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti. 


“Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così” è una frase da non dire mai. Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.


Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto. 


Un bambino  che si veste da solo abbinando il rosso, l’azzurro e il giallo, non è malvestito ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.


Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che le tue parole sono importanti; meglio un «questo non lo so» se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.


Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è dalla tua parte.


Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.


Quando la vita è complicata, il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.


Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre non un’amica.


Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono, onoriamolo con cura.