mercoledì 12 agosto 2020

Thomas Mann

 Nulla è più strano, nulla è più scabroso, del rapporto fra le persone che si conoscono solo con gli occhi – che ogni giorno e ogni ora s’incontrano, si osservano, e tuttavia son costrette, o per costume o per capriccio personale, a mantener la finzione di una estraneità indifferente, non scambiando né parola né saluto. V’è fra loro inquietudine e curiosità esasperata, l’isterismo di un bisogno insoddisfatto e innaturalmente represso di conoscenza e di commercio, e, soprattutto, una specie di teso riguardo. Giacché l’uomo ama e onora l’uomo finché non gli è dato giudicarlo, e il desiderio struggente è il frutto di una conoscenza imperfetta.

Thomas Mann, La morte a Venezia

Stefano Benni

 Quando uno è triste non servono le classifiche, non c’è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri.

Stefano Benni

Stefano Benni

 "Ho sempre preferito i draghi agli eroi che li uccidono, perché il drago fa sempre il suo lavoro: gli danno una bella signorina, fa la guardia, arriva un ‘cretino’ esagitato con lo scudo fatato e la spada, che parte favoritissimo, raccomandato. E poi c’è il drago. Ma secondo me la principessa stava benissimo col drago.


Il drago cos’era? Un carabiniere, una guardia del corpo, per la principessa. L’eroe arriva lì e ha l’alibi: vuole il tesoro e la ragazza, e per questo ammazza il drago. C’è un racconto molto bello di Laforgue, dove Andromaca, quando viene ammazzato il drago, dice: «Ma io lo amavo». Questo è il ribaltamento della paura."


- Stefano Benni

martedì 11 agosto 2020

Stefano Benni

 LA FAVOLA PIÙ BREVE DEL MONDO


C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Rosso.
Un giorno la mamma le disse: “Vai nel bosco a portare da mangiare alla nonna. Prendi la strada della quercia grande e poi il bivio che va nella foresta”.
“Da che parte?”
“Non puoi sbagliarti. Dalla parte dove tieni la forchetta e il cucchiaio”.
Cappuccetto Rosso andò, non incontrò mai nessun lupo e la favola finisce qui.
Cappuccetto Rosso era mancina.

Stefano Benni

Stefano Benni

 Baciami alle spalle

che muoia all’improvviso.

Stefano Benni


Stefano Benni

 Tutti coloro che ami sono altro da te. Conoscerai solo una piccola parte dei loro pensieri, e loro non conosceranno i tuoi. Avranno gioie e pene in cui tu non sei compreso, e giorni e notti in cui non sarai presente nelle loro emozioni. La loro storia è piena di ore che ti resteranno nascoste. E’ meraviglioso averli vicino, ma la loro vita non ti appartiene. Ascolta la pena che provi quando vi allontanate per un attimo, o per lungo tempo. Capirai quanto sarà triste perderli per sempre, o quando loro ti perderanno. Per ciò che manca al vostro amore, amali di più.

(Stefano Benni, Giura)


La cura dello sguardo

 Franco Arminio