Quando uno è triste non servono le classifiche, non c’è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri.
mercoledì 12 agosto 2020
Stefano Benni
"Ho sempre preferito i draghi agli eroi che li uccidono, perché il drago fa sempre il suo lavoro: gli danno una bella signorina, fa la guardia, arriva un ‘cretino’ esagitato con lo scudo fatato e la spada, che parte favoritissimo, raccomandato. E poi c’è il drago. Ma secondo me la principessa stava benissimo col drago.
Il drago cos’era? Un carabiniere, una guardia del corpo, per la principessa. L’eroe arriva lì e ha l’alibi: vuole il tesoro e la ragazza, e per questo ammazza il drago. C’è un racconto molto bello di Laforgue, dove Andromaca, quando viene ammazzato il drago, dice: «Ma io lo amavo». Questo è il ribaltamento della paura."
- Stefano Benni
martedì 11 agosto 2020
Stefano Benni
LA FAVOLA PIÙ BREVE DEL MONDO
C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Rosso.
Un giorno la mamma le disse: “Vai nel bosco a portare da mangiare alla nonna. Prendi la strada della quercia grande e poi il bivio che va nella foresta”.
“Da che parte?”
“Non puoi sbagliarti. Dalla parte dove tieni la forchetta e il cucchiaio”.
Cappuccetto Rosso andò, non incontrò mai nessun lupo e la favola finisce qui.
Cappuccetto Rosso era mancina.
Stefano Benni
Tutti coloro che ami sono altro da te. Conoscerai solo una piccola parte dei loro pensieri, e loro non conosceranno i tuoi. Avranno gioie e pene in cui tu non sei compreso, e giorni e notti in cui non sarai presente nelle loro emozioni. La loro storia è piena di ore che ti resteranno nascoste. E’ meraviglioso averli vicino, ma la loro vita non ti appartiene. Ascolta la pena che provi quando vi allontanate per un attimo, o per lungo tempo. Capirai quanto sarà triste perderli per sempre, o quando loro ti perderanno. Per ciò che manca al vostro amore, amali di più.
(Stefano Benni, Giura)
Milan Kundera
Se un uomo fosse responsabile solo di ciò di cui è cosciente, gli idioti sarebbero assolti in anticipo da qualsiasi colpa. E invece, caro Flajsman, l’uomo ha il dovere di sapere. L’uomo risponde della propria ignoranza. L’ignoranza è una colpa.
Amori ridicoli - Kundera