lunedì 22 giugno 2020

Eugenio Montale

Il rapporto tra l’alfabetismo e l’analfabetismo è costante, ma al giorno d’oggi gli analfabeti sanno leggere.
(Eugenio Montale)

La meglio gioventù

Professore: Lei promette bene, le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio, lei ha una qualche ambizione?
Nicola: Ma... Non...
Professore: E allora vada via... Se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?
Nicola: Non lo so, non... non ho ancora deciso...
Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.
Nicola: Cioè, secondo lei tra un poco ci sarà un'apocalisse?
Professore: E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire... Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via...
Nicola: E lei, allora, professore, perché rimane?
Professore: Come perché?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.

La meglio gioventù, (2003) diretto da Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio e Alessio Boni

Erri De Luca

"Attribuiamo al corpo tentazioni,
ma il chiasso dei desideri viene
dalla mente"
- E. De Luca, "Aceto, arcobaleno"

domenica 21 giugno 2020

Jean Paul Sartre

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.
Jean- Paul Sartre
(Parigi, 21 giugno 1905 – Parigi, 15 aprile 1980)


La rabbia

“Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita.”
—  La rabbia, Pier Paolo Pasolini

Il labirinto degli spiriti

Come sarebbe bella la vita se fossimo capaci di amare chi lo merita.

Carlos Ruiz Zafòn,  Il labirinto degli spiriti

L' ombra del vento

“La gente non è cattiva, mia cara. È idiota, il che è ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perché hanno altre opinioni, perché parlano un’altra lingua, perché non sono nati nel suo paese o perché non approva il loro modo di divertirsi. Nel mondo c’è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti.”
(Carlos Ruiz Zafón - L’ombra del vento)