Dio! Non chiedermi di elencare le tue meraviglie.
Ti riconosco le stelle e i soli
e i mondi innumerevoli.
Ma ho misurato le loro distanze
e li ho pesati e ho scoperto la loro materia.
Ho inventato ali per l’aria,
e chiglie per l’acqua,
e cavalli di ferro per la terra.
Ho accresciuto milioni di volte la vista che tu mi desti,
e l’udito che mi desti, milioni di volte;
ho valicato lo spazio con la parola,
e preso dall’aria il fuoco per farne luce.
Ho costruito grandi città e perforato colline,
e gettato ponti su acque maestose.
Ho scritto l’Iliade e l’Amleto;
ho esplorato i tuoi misteri,
e ti ho cercato senza posa,
e ti ho ritrovato dopo averti perduto
in ore di stanchezza –
e ti chiedo:
ti piacerebbe creare un sole
e l’indomani avere i vermi
che ti brulicano in mezzo alle dita?
Ti riconosco le stelle e i soli
e i mondi innumerevoli.
Ma ho misurato le loro distanze
e li ho pesati e ho scoperto la loro materia.
Ho inventato ali per l’aria,
e chiglie per l’acqua,
e cavalli di ferro per la terra.
Ho accresciuto milioni di volte la vista che tu mi desti,
e l’udito che mi desti, milioni di volte;
ho valicato lo spazio con la parola,
e preso dall’aria il fuoco per farne luce.
Ho costruito grandi città e perforato colline,
e gettato ponti su acque maestose.
Ho scritto l’Iliade e l’Amleto;
ho esplorato i tuoi misteri,
e ti ho cercato senza posa,
e ti ho ritrovato dopo averti perduto
in ore di stanchezza –
e ti chiedo:
ti piacerebbe creare un sole
e l’indomani avere i vermi
che ti brulicano in mezzo alle dita?
— | E. L. Masters, “Antologia di Spoon River” Traduzione di Fernanda Pivano |