lunedì 9 gennaio 2017

Zygmunt Bauman

Da quando è stata, per così dire, scambiata in moneta spicciola, la morte si è come banalizzata, perdendo molta della sua gravità. Oggi essa bussa alla nostra porta tutti i giorni per ventiquattro ore al giorno sotto mille vesti diverse: grassi animali; listeriasi da uova infette; dolci ricchi di colesterolo; sesso senza preservativo; fumo di sigaretta; asma da acari della polvere; batteri e virus annidati nell'acquaio; smog da benzine con piombo; smog da benzine senza piombo e quindi ricche di benzene; acqua senza fluoro; acqua potabile trattata al fluoro; poco esercizio fisico; troppo esercizio fisico; eccesso di cibo; eccesso di diete dimagranti; troppo ozono nell'aria; allargamento del buco dell'ozono… In compenso, oggi tutti sanno come barricare la porta con serrature appositamente studiate, oppure come sostituire le serrature inefficaci che non hanno impedito l'effrazione: il mercato ne offre in continuazione di sempre più moderne e perfezionate.
— Zygmunt Bauman, “Il disagio della postmodernità”

Zygmunt Bauman

"Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come sono instabili i nostri posti di lavoro e le società che li offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società in generale e l'autostima e la fiducia in noi stessi che ne conseguono.” 
Zygmunt Bauman

giovedì 5 gennaio 2017

Umberto Eco

"Quanto sarebbe quieta la vita senza l'amore, tanto sicura, tanto calma, tanto noiosa.”
— Umberto Eco

Fernando Pessoa

"Certe ferite intime contengono qualcosa di talmente sottile e profondo, che non sappiamo distinguere se sono dell'anima o del corpo, se sono il malessere di sentire la futilità della vita, o il disturbo di qualche cavità organica - stomaco, fegato, o cervello .”
— Fernando Pessoa

Carofiglio

"Dissi che sì, molto volentieri. Potevamo bere qualcosa e fare due chiacchiere.
E magari baciarci, e accarezzarci, e fare l'amore.
Dopo facciamo sempre in tempo a pentirci.”
— Gianrico Carofiglio , Ragionevoli dubbi

Rilke

Bisogna, alle cose,
lasciare la propria quieta, indisturbata evoluzione
che viene dal loro interno
e che da niente può essere forzata o accelerata.
Tutto è: portare a compimento la gestazione – e poi dare alla luce …
Maturare come un albero
che non forza i suoi succhi
e tranquillo se ne sta nelle tempeste
di primavera, e non teme che non possa arrivare l’estate.
Eccome se arriva!
Ma arriva soltanto per chi è paziente
e vive come se davanti avesse l’eternità,
spensierato, tranquillo e aperto …
Bisogna avere pazienza
verso le irresolutezze del cuore
e cercare di amare le domande stesse
come stanze chiuse a chiave e come libri
che sono scritti in una lingua che proprio non sappiamo.
Si tratta di vivere ogni cosa.
Quando si vivono le domande,
forse, piano piano, si finisce,
senza accorgersene,
col vivere dentro alle risposte
celate in un giorno che non sappiamo.
— Rainer Maria Rilke

Tullio De Mauro

"Purtroppo l’analfabetismo è oggettivamente un instrumentum regni, un mezzo eccellente per attrarre e sedurre molte persone con corbellerie e mistificazioni”.
- Tullio De Mauro