L'amore è vita. Tutto, tutto ciò che io capisco, lo capisco solamente perché amo. È solo questo che tiene insieme tutto quanto.
Lev Tolstoj, Guerra e pace
martedì 8 settembre 2015
Oriana Fallaci
Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana, le dite se ha fatto l'amore con voi. La parola puttano non esiste nel dizionario: usarla è un errore di glottologia. Sono millenni che ci imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi. Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla. Sono millenni che ci imponete il silenzio e ci regalate al compito di mamme. In qualsiasi donna cercate una mamma. A qualsiasi donna chiedete di farvi da mamma: perfino se è vostra figlia. Dite che non abbiamo i vostri muscoli e poi sfruttate la nostra fatica anche per farvi lucidare le scarpe. Dite che non abbiamo il vostro cervello e poi sfruttate la nostra intelligenza anche per farvi amministrare il salario. Eterni bambini, fino alla vecchiaia restate bambini da imboccare, pulire, servire, consigliare, consolare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie. Io vi disprezzo. E disprezzo me stessa per non saper fare a meno di voi, per non gridarvi più spesso:siamo stanche d'esservi mamme. Siamo stanche di questa parola che avete santificata per il vostro interesse, il vostro egoismo.
— | Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci |
Anna Magnani
L'uomo che tratta una donna come una principessa, dimostra di essere nato e cresciuto tra le braccia di una regina!
— Anna Magnani
— Anna Magnani
Poeti der Trullo
Poeti der Trullo
Me vojo ‘nnamorà, me so’ deciso
Vojo sentimme dentro a ‘n paradiso
Vojo che nella mente de st’ometto
Ce sia l’amore non soltanto un letto
Me vojo ‘nnamorà senza paura
Nun vojo prende n’altra fregatura
Ma vojo avecce in testa un sol pensiero
Vojo esse innammorato tutto ‘ntero
Me vojo ‘nnamorà, mo me so’ rotto
Affaccete ar barcone o scenni sotto
Che moro dalla voja de vedello
Er viso tuo, che guarda quant’è bello
Me vojo ‘nnamora de te, de nessun’altra
Vojo che er core mio cor tuo se ‘ncastra
Le menti nostre come in mare vele
Ar battito der core parallele
E quanno riuscirò ad innamoramme
In quel momento adatto, amore, damme
Quello che ci ha unito e mai diviso
Un bacio sulle labbra e il tuo sorriso.
[Poeti der Trullo]
Vojo sentimme dentro a ‘n paradiso
Vojo che nella mente de st’ometto
Ce sia l’amore non soltanto un letto
Me vojo ‘nnamorà senza paura
Nun vojo prende n’altra fregatura
Ma vojo avecce in testa un sol pensiero
Vojo esse innammorato tutto ‘ntero
Me vojo ‘nnamorà, mo me so’ rotto
Affaccete ar barcone o scenni sotto
Che moro dalla voja de vedello
Er viso tuo, che guarda quant’è bello
Me vojo ‘nnamora de te, de nessun’altra
Vojo che er core mio cor tuo se ‘ncastra
Le menti nostre come in mare vele
Ar battito der core parallele
E quanno riuscirò ad innamoramme
In quel momento adatto, amore, damme
Quello che ci ha unito e mai diviso
Un bacio sulle labbra e il tuo sorriso.
[Poeti der Trullo]
Foto @ Andrea Matone
domenica 6 settembre 2015
Madame Bovary
Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
Gustave Flaubert, Madame Bovary
Gustave Flaubert, Madame Bovary
Pura vita
- Il filo sottile che tiene insieme due persone.
- Quale filo?
- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
- Perché dici il filo?
- Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che
occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
- No?
- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
- E allora perchè pensavano di essere legati?
- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
- Che triste.
- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
- Come fai a sapere che invece il filo c’è?
- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
- E di cosa è fatto, questo filo?
- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.
Andrea De Carlo
Pura vita
- Quale filo?
- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
- Perché dici il filo?
- Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che
occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
- No?
- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
- E allora perchè pensavano di essere legati?
- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
- Che triste.
- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
- Come fai a sapere che invece il filo c’è?
- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
- E di cosa è fatto, questo filo?
- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.
Andrea De Carlo
Pura vita
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