“– Chissà se l’amo? – È un dubbio che m’accompagnò per tutta la vita e oggidì posso pensare che l’amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore.”
sabato 13 settembre 2014
Italo Svevo
“L’amore sano è quello che abbraccia una donna sola e intera, compreso il suo carattere e la sua intelligenza.”
— La coscienza di Zeno, Italo Svevo
Italo Svevo
“Ho un mondo da fare ma attraverso a tutte le noie vengo accompagnato dal ricordo del tuo ultimo bacio. Lo asciugai sulle scale ma con la lingua ed ora ne sono tutto quietato e lieto. Come sto bene e come starò bene sempre! Il bene lo succhierò sempre dalla tua bocca.”
— Italo Svevo a Livia, 21 gennaio 1896 , in "Diario per la fidanzata"
Eugenio Montale, “Un incontro a Milano” (dal Corriere d’informazione, 21 febbraio 1946)
“Sul finire dell’inverno del 1926, in un mattino quasi primaverile, un signore piuttosto anziano, non alto, alquanto corpulento ma elegante, si era fermato dinanzi all’ingresso del teatro della scala a Milano. Era con lui una signora di parecchi anni più giovane. Il signore anziano somigliava stranamente a un ritratto dell’industriale triestino Ettore Schmitz, da me visto poco prima sulle “Nouvelles litteraires”. In compagnia di un amico seguii per qualche tratto di via Manzoni la coppia, poi mi feci coraggio e arrischiai la domanda: “Il signor Schmitz?”. Non mi ero sbagliato. Avevo davanti a me il romanziere Italo Svevo, l’uomo che mi aveva scritto due mesi prima per ringraziarmi di un articolo con cui avevo precorso (modesta staffetta) lo scoppio della sua improvvisa celebrità. Il signor Schmitz ci invitò a sedere con lui a un caffè. Il mio nome aveva destato la sua curiosità. Un importatore di resine e di acquaragia che si chiamava come me gli aveva venduto merce per anni e anni, con molta sua soddisfazione; era forse mio parente? Ammisi che si trattava di mio padre, senza supporre che acquistavo un titolo di benemerenza ai suoi occhi.”
— Eugenio Montale, “Un incontro a Milano” (dal Corriere d’informazione, 21 febbraio 1946)
Eugenio Montale
“Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.”
— Eugenio Montale, Ossi di seppia
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.”
— Eugenio Montale, Ossi di seppia
venerdì 12 settembre 2014
Eugenio Montale
“…le parole
tra noi leggere cadono. Ti guardo
in un molle riverbero. Non so
se ti conosco; so che mai diviso
fui da te come accadde in questo tardo
ritorno. Pochi istanti hanno bruciato
tutto di noi: fuorché due volti, due
maschere che s’incidono, sforzate,
di un sorriso.”
tra noi leggere cadono. Ti guardo
in un molle riverbero. Non so
se ti conosco; so che mai diviso
fui da te come accadde in questo tardo
ritorno. Pochi istanti hanno bruciato
tutto di noi: fuorché due volti, due
maschere che s’incidono, sforzate,
di un sorriso.”
— | Eugenio Montale |
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