Le persone non ascoltano, aspettano solo il loro turno per parlare.
-Chuck Palahniuk, Fight Club
venerdì 20 giugno 2014
Piccola favola, di Franz Kafka
“Ahi!” disse il topo, “il mondo diventa ogni giorno più angusto. Prima era così ampio che avevo paura, continuavo a correre ed ero felice di vedere finalmente a sinistra e a destra in lontananza delle pareti, ma queste lunghe pareti si corrono incontro l’un l’altra così rapidamente che io sono già nell’ultima stanza, e lì, nell’angolo, c’è la trappola nella quale cadrò”. - “Devi solo cambiare la direzione della corsa”, disse il gatto e lo mangiò.”— Franz Kafka, Piccola favola
giovedì 19 giugno 2014
Saramago
“Non si può mai sapere in anticipo di cosa siano capaci le persone, bisogna aspettare, dar tempo al tempo, è il tempo che comanda, il tempo è il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita, la nostra.”
(Josè Saramago, Cecità)
(Josè Saramago, Cecità)
Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662)
L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di chi lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero.
(Blaise Pascal)
(Blaise Pascal)
Aung San Suu Kyi
L'autentica rivoluzione è quella dello spirito, nata dalla convinzione intellettuale della necessità di cambiamento degli atteggiamenti mentali e dei valori che modellano il corso dello sviluppo di una nazione. Una rivoluzione finalizzata semplicemente a trasformare le politiche e le istituzioni ufficiali per migliorare le condizioni materiali ha poche probabilità di successo.
(Aung San Suu Kyi)
(Aung San Suu Kyi)
Mario Soldati (Torino, 17 novembre 1906 – Tellaro, 19 giugno 1999)
“Il miglior souvenir di viaggio è un biglietto tranviario che una mattina, rivestendo un vecchio abito, troviamo in fondo al taschino del gilet, dove l’avevamo messo mesi prima, in una lontana città e poi avevamo dimenticato la sua esistenza. All’improvvisa scoperta, balza il cuore, quel pezzetto di carta è una metafora concisa e straziante.”
— | Mario Soldati, da “America primo amore”. |
mercoledì 18 giugno 2014
Saramago
Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.”
— | José Saramago - Cecità |
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