Oltre alla vita di Ginsberg, il lungometraggio è strutturato attorno al processo per oscenità del 1957, aperto dopo la pubblicazione di Urlo.
Il film è stato presentato in concorso al Sundance Film Festival e alla 60a edizione del Festival di Berlino, dove era in lizza per l'Orso d'oro.
La pellicola è caratterizzata da un taglio sperimentale ed utilizza la tecnica del bianco e nero, del colore e dell'animazione per affrontare i tre diversi temi proposti: la vita di Allen Ginsberg raccontata in prima persona, il processo e l'interpretazione animata dell'opera letteraria.